Nella sua carriera Totti ha tirato rigori che pesavano come macigni dal cucchiaio contro Van der Sar nella semifinale di Euro 2000 al rigore del Mondiale 2006, negli ottavi di finale contro l’Australia. Proprio in quel caso disse: «Ho guardato intorno a me se voleva batterlo qualcuno ma non ho visto nessuno e così ho capito che toccava a me». Gol. Italia avanti. E poi il trionfo di Berlino. Gli anni non hanno tolto a Totti responsabilità e coraggio. L’Olimpico, ad esempio, è esploso il 20 aprile 2016 quando il capitano ha segnato il rigore della rimonta all’89’. Stessa cosa in Coppa Italia contro il Cesena: rigore al 97′ e pressione tutta sul dieci. «È stato uno dei rigori che ho sentito di più in carriera. Ai supplementari sarebbe stata dura: avevamo fatto tutti i cambi e in quattro o cinque avevamo i crampi. Ma ero concentrato e sicuro di segnare». Pallotta disse, in una delle sue uscite meno felici, che «le gambe di Totti non arrivano più dove vorrebbe la testa», e invece le gambe di Totti fanno correre anche quelle degli altri. È paradossale che a Roma c’è chi lo discute mentre la Uefa lo omaggio sul suo Instagram ufficiale con una foto mentre calcia il rigore col Cesena e la didascalia: «Il re di Roma è ancora forte a 40 anni!». Tutti contenti tranne il presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi: «Totti ha detto che il calcio di rigore era netto! Un’assurdità. Ho capito solo dopo qualche istante che il grande Francesco stava solo provando un nuovo spot pubblicitario dove interpreta, in questo caso piuttosto bene, Pinocchio!». Totti è abituato alle battute, sarà stato il primo a ridere. Brutte notizie per Perotti e Juan Jesus che soffrono di problemi muscolari alla coscia destra. Preoccupa soprattutto il fantasista argentino, che da tempo gioca in condizioni non perfette.

(Corriere della Sera)



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