Francesco Totti si è riconsegnato alla Roma come dirigente dopo un paio di mesi vissuti tra rabbia e rancori. L’approccio del Capitano al nuovo ruolo è quello di ricominciare con umiltà. Totti, la settimana scorsa, ha visto Monchi e Pallotta nella Capitale. L’appuntamento decisivo è avvenuto qualche giorno prima, a Londra, negli uffici di Jim e della tutto fare Kaitlyn Colligan, figura centrale nella vita affaristica del presidente. Lì Francesco ha avuto un colloquio chiarificatore con Pallotta, davanti a Franco Baldini. Presenti anche Ilary, moglie di Totti, e (non confermato) il fratello Riccardo. Nella City è cominciato il futuro del Totti dirigente. Con la promessa di arrivare un giorno a essere qualcosa di più, magari il vicepresidente della sua Roma.
La società gli ha messo a disposizione una persona che lui conosce e che lo aiuterà in questo nuovo percorso in giacca e cravatta. L’uomo in questione è Stefano Antonelli, procuratore di successo che da un bel po’ ha preso la strada del manager a 360 gradi. Antonelli conosce Roma, conosce la Roma, conosce il calcio e sa cosa significhi Totti per la Roma e viceversa.
A Londra è nata anche l’intervista di Totti a Roma tv: studiata dalla prima domanda fino all’ultima, con autore Baldini. Risposte comprese, ovvio. A proposito di interviste: il club da ora in poi dovrà sapere con chi Totti avrà intenzione di parlare in futuro.
(Il Messaggero – A. Angeloni)
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