NOTIZIE AS ROMA TOTTI – Puoi avere 18, 30 o 43 anni – da poco compiuti -, ma quando c’è di mezzo un pallone la voglia di vincere è sempre tanta. Francesco Totti, con la sua squadra, perde nettamente contro la RomaC8 e nonostante una tripletta piena di colpi di classe ritorna negli spogliatoi con l’amarezza di chi vuole sempre primeggiare. Soprattutto contro la squadra che porta il nome dell’amore di una vita.
E invece niente da fare: nel campionato di Serie A di calcio a 8, alla Longarina, il team di Totti (e dell’amico Vucinic) perde nettamente contro la Roma per 6-3 e lo storico capitano non ne è proprio felicissimo.
In attesa di ufficializzare il proprio futuro da procuratore, probabilmente entro il prossimo mese, e dopo aver momentaneamente messo da parte il reality su Amazon, Francesco è (di nuovo) concentrato soltanto sul calcio e durante la partita c’è, davvero, tutto Totti: il gol su punizione, un altro al termine di una bella azione personale, le frecciatine all’arbitro definito «tartaruga» per la maglietta verde, gli incitamenti ai compagni per giocare più corti e compatti, i sorrisi d’intesa col figlio Cristian, che dalla panchina lo guarda come tutti i tifosi lo hanno guardato per anni.
E lo guardano ancora, quando indossa la maglia numero 10, anche se nera e non giallorossa, come gli avversari. Totti ce la mette tutta, si vede che ci tiene («m’avevi detto che questo era Gervinho», dice all’allenatore riferendosi ad un esterno evidentemente non rapidissimo), ma poi deve arrendersi alla Roma che schiera, tra gli altri, David Di Michele.
Davanti a 500 spettatori, la squadra dell’ex numero 10 viene sconfitta per la prima volta, ma in fondo a questa serata c’è una domanda che si potrebbe fare qualsiasi romanista: se vince la Roma per Totti è davvero una sconfitta?
(Gazzetta dello Sport)
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