Tre panchine, una tribuna e nemmeno un minuto in campo. Non era mai successo in 25 anni di carriera a Francesco Totti che è rimasto a guardare i compagni sia nei preliminari di Champions sia in campionato. Il capitano però durante la sosta si è allenato regolarmente, sta bene e lo ha dimostrato nell’amichevole contro il San Lorenzo. Non pretende un posto da titolare, ma domenica spera di poter finalmente esordire contro la Sampdoria in quella che sarà la sua ultima sfida casalinga ai doriani. Spalletti (ieri assente all’allenamento a causa di un lutto familiare) potrebbe regalargli la prima ovazione nella ripresa. Nel frattempo ha recuperato Perotti e potrà contare su un Nainggolan riposato. Il belga, vicino al rinnovo, fece il suo esordio in giallorosso proprio contro la Samp. Una squadra che è entrata prepotentemente nella carriera di Totti. Il club ligure, infatti, è sul podio delle vittime preferite da Totti con 14 gol (primo il Parma con 20, poi l’Udinese con 15). E due di questi entrano di diritto nella top ten delle reti più belle della carriera di Francesco: quello “alla Maradona” nel 2004 quando partì dalla metà campo per poi trafiggere Antonioli e regalare alla Roma il titolo di campione d’inverno. E soprattutto il sinistro al volo nel 2006, una rete entrata nella classifica delle “prodezze impossibili” stilata dal The Sun. Ma non è tutto qui. Totti, infatti, fece anche il suo esordio in campionato dal 1’ contro i blucerchiati. Era il 24 febbraio 1994, la Roma perse 0-1 (gol di Mancini) ma il 17enne uscì tra gli applausi dell’Olimpico. Uno stadio che ha rischiato di perdere il numero dieci qualche anno dopo. Nel 1997, infatti, Carlos Bianchi chiese a Sensi di cederlo ai doriani. La trattativa era chiusa. Qualche giorno dopo però Francesco fa cambiare idea a tutti mettendo a segno due gol e un assist in un torneo con l’Ajax. La Samp ci ha riprovato l’anno scorso con Ferrero, ma poi è arrivato il rinnovo che potrà permettere a Totti di provare a vincere il secondo scudetto che gli fu scippato guarda caso proprio dalla Samp di Pazzini il 25 aprile 2010

(Leggo – F. Balzani)



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