(Il Tempo – E. Menghi) Se n’è scritto e parlato molto, è stato fonte d’ispirazione per chi lo ha visto giocare o ha avuto il piacere di viverlo fuori dal campo, le sue barzellette hanno fatto ridere tutti, ora ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita ed è lui a raccontarsi. Francesco Totti, dagli inizi alla fine di una carriera da bandiera, dall’amore per Ilary Blasi ai retroscena del mondo del calcio. Sarà l’ex capitano giallorosso a ripercorrere tutta la storia,verso ottobre-novembre ha iniziato a riavvolgere il nastro assieme al giornalista di Sky Paolo Condò, che ha condotto un’intervista fiume per poi tradurla in libro, edito da Rizzoli.
È scritto a quattro mani, ma voce e pensieri sono di Totti ed è una vera e propria autobiografia del fuoriclasse romanista. Il suo punto di vista su 25 anni di Roma e tutto ciò che gli girava intorno, i sentimenti, le critiche, gli allenatori, le amicizie storiche come quella con Cassano, tutti gli episodi, anche quelli inediti, della vita privata e dello spogliatoio. Un testo che si presenta come il vangelo secondo (San) Francesco. L’attesa terrà i romanisti col fiato sospeso, si aspettano soprattutto le verità su Spalletti e sull’ultimo anno da giocatore. L’ex numero 10 ha annunciato questo nuovo progetto postando un video cliccatissimo sui social network: «Ciao ragazzi, voglio condividere con voi una cosa per me molto importante: sto scrivendo, con Paolo Condò e la Rizzoli, la storia della mia vita, sia calcistica sia extra-calcistica. Il libro uscirà in autunno e piano piano vi svelerò quasi tutti i dettagli». La scelta del giorno non è stata casuale, così come non lo sarà quella d’uscita: ieri era un anno dall’addio al calcio di Totti, che il 28 maggio 2017 salutava commosso l’Olimpico leggendo una lettera scritta di suo pugno, e il prossimo appuntamento è per il 27 settembre 2018, quando spegnerà 42 candeline.
Un compleanno in libreria per lui, che non ha perso tempo dopo aver sfilato gli scarpini dai piedi magici, ha indossato il completo da dirigente e si è dedicato ai rapporti con i giocatori, i suoi ex compagni. Chi meglio di lui li conosce, li capisce e può smussare gli angoli lì dove la società non arriva. Ma Francesco ha fatto di più, si è ritagliato un po’ di tempo per se stesso e una settimana al mese, mezza giornata ogni volta, si è incontrato con Condò e insieme hanno raccolto le memorie di una vita. Il lavoro è ancora work in progress in realtà, la scrittura è cominciata e l’autobiografia sta prendendo forma anche su carta, oltre che nella testa del protagonista. I tanti flashback della sua carriera riporteranno i tifosi/lettori nel passato e qualche lacrima è assicurata, ma la storia di Totti non può essere triste, la scrive un ironico di natura che ha trascorso la vita a fare il mestiere dei suoi sogni. Ma questo ce lo dirà lui. Intanto, le celebrazioni per l’anniversario dell’addio non sono mancate, l’Uefa l’ha omaggiato ricordando un record: «Il giocatore più “vecchio” ad aver segnato in Champions League». La Roma ha scelto di ripercorrere con le immagini l’ultimo pallone toccato dallo storico capitano, «il re davanti alla sua gente». A loro racconterà com’è stato.
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