Compleanno di Nainggolan (29), la squadra era lì, a casa dal belga per far festa, ma vedere il capitano avvilito come se avesse perso un tesoro, ha intristito tutti (“è il giorno che temevo arrivasse”, ha detto). Comprensibile. Il 28 maggio Totti giocherà la sua ultima partita. Da ora fino a quel giorno, per tutti, sarà un susseguirsi di brividi, a cominciare da domenica, quando il capitano della Roma giocherà la sua ultima partita a San Siro, la scala del calcio.
Francesco rimane con tre certezze: 1) con Spalletti in panchina, il suo addio sarebbe stato sicuro perché ormai il suo impiego è ridotto al lumicino, e alla sua età meno si gioca, meno si fa bene; 2) a un nuovo allenatore, invece, si sarebbe presentato per chiedere se poteva avere bisogno di lui, sia pure a scartamento ridotto, e la nuova sfida lo avrebbe intrigato; 3) qualora il no al rinnovo da parte della società fosse stato irremovibile, gli sarebbe piaciuto annunciare lui al mondo l’addio al calcio.
Dagli Usa, per Totti, arriva almeno una carezza da parte del presidente Pallotta. “Francesco avrà il ruolo di direttore (tecnico, ndr), come io e lui avevamo già discusso in passato. Sarà sempre parte della Roma. Ovviamente Monchi avrà tanto da imparare sul club e la città da uno come lui”. Ieri a Mediaset l’a.d. Gandini ha ribadito: “Monchi non ha fatto altro che ribadire quanto detto dal club in altre occasioni. È sulla carta che da calciatore finisca a giugno per poi assumere altri ruoli. Sarà parte della Roma”.
(Gazzetta dello Sport)
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