(Tuttosport – S. Carina) Sei personaggi in cerca di un Mondiale. Non si avvicina nemmeno ad essere il remake del famoso dramma pirandelliano ma anche in questo caso sogni, ambizioni e soprattutto paura di non farcela, proprio all’ultimo step, coinvolgono Alisson, Kolarov, Perotti, Fazio, Skorupski e Nainggolan. In realtà i primi due sono certi del biglietto per la Russia: il serbo è stato nominato recentemente capitano della sua Nazionale mentre il brasiliano – aspettando il rinnovo contrattuale (senza clausola) a fine stagione – si gode il momento, allettato da offerte milionarie che ieri Monchi, ha però tenuto a smentire: «Circolano molte voci al riguardo – ha spiegato a Cadena Cope – ma non ci sono arrivate proposte». Che a voler esser pignoli, non pare una dichiarazione d’incedibilità. Discorso diverso per gli altri 4. Se il portiere ambisce al ruolo di terzo dietro Szczesny e Fabiansky e dovrà superare la concorrenza di Bialkowski dell’Ipswich Town, diverso il discorso per Nainggolan. Che paradossalmente dipendesse solo da una scelta tecnica non avrebbe problemi. Per lui c’è da migliorare il rapporto con il ct Martinez, poco incline a piegarsi davanti all’esuberanza del Ninja che tuttavia negli ultimi tempi ha usufruito dell’appoggio di media e compagni. Sperano anche Fazio e Perotti: il difensore è con un piede e mezzo in Russia. Diverso il discorso per l’esterno che ha nel ruolo una concorrenza micidiale. Per entrambi, vista l’età (31 e 29), potrebbe essere l’ultima occasione. È più giovane Defrel (26) che invece s’accontenterebbe di riprendersi la Roma. Approfittando della sosta e di una Trigoria deserta il francese continua a lavorare individualmente per recuperare dalla lesione al polpaccio. Il rientro in gruppo è fissato la prossima settimana. In tempo per la convocazione a Bologna.
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