James Pallotta e Monchi

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) Quarantotto ore di full immersion. Sono gli Stati Generali della Roma, di scena da oggi a Londra. Lì si parlerà di tutto: sponsor, stadio, mercato e dinamiche di squadra. Un approfondimento sul momento attuale della Roma, ma anche sul futuro, provando a programmare anche le prossime mosse. Commerciali e sportive. Tutti lì, agli ordini di James Pallotta, che però arriverà solo domani, anche per assistere alla partita di basket tra i suoi Boston Celtics e i Philadelphia 76ers, che la Nba ha deciso di far giocare al The O2, il maxi palazzo dello sport sul Tamigi.

TAVOLO COMMERCIALE Oggi sarà una giornata dedicata quasi esclusivamente alla parte commerciale, toccando argomenti come il main sponsor, gli investimenti sullo stadio e la vendita dei contenuti autoprodotti a Trigoria. Presenti in cinque: il d.g. Mauro Baldissoni, l’a.d. Umberto Gandini, il direttore commerciale Luca Danovaro e il direttore media & strategy Guido Fienga, oltre a Kaitlyn Colligan, il manager della Raptor a cui Pallotta ha consegnato il compito di promuovere il brand Roma. Si parlerà di conti, appunto, e di come generare possibili nuovi ricavi. Tra questi, ovviamente, c’è sempre la ricerca spasmodica di un main sponsor, che manca oramai dalle maglie della Roma dall’estate 2013. A Trigoria sono arrivate due offerte, una da parte della Turkish Airlines e una da parte di una grande azienda dell’elettronica, ma sembra che nessuna delle due soddisfi le richieste e le aspettative del club giallorosso. Poi, ovviamente, si virerà anche sugli investitori per il nuovo stadio, dove la Roma spera di giocare dal 2020. Nel frattempo entrano altri due dirigenti: Henrique Garcia (ex Barcellona) al ticketing e Matteo Pedinotti dalla Nike.

TAVOLO TECNICO Poi, domani, ci sarà il clou, almeno per quanto riguarda il presente. Nel senso che a Londra sbarcheranno anche il presidente James Pallotta e il d.s. Monchi, in queste ore operativo a Trigoria per vedere come sistemare una squadra che nell’ultimo mese sembra essersi smarrita, oltre ad aver dimostrato di avere delle falle da coprire. È chiaro che questo è l’appuntamento più atteso, quello in cui si parlerà di uomini, di mercato e di personalità, l’aspetto sottolineato a più riprese da Eusebio Di Francesco (oggi atteso a Firenze come testimonial nella rassegna di moda «Pitti Immagine Uomo»). È chiaro, quindi, come Pallotta vorrà sapere da Monchi quali sono gli uomini che stanno deludendo e i motivi per cui la squadra si è arenata. Capendo anche chi ha un deficit di personalità e non può quindi giocare più nella Roma.

IL MERCATO È ovvio che il discorso, quindi, scivolerà immediatamente sul mercato, anche se la situazione economica della Roma non permette voli pindarici o spese eccessive. Anzi, Monchi è stato molto chiaro: «Per fare il mercato ci vogliono i soldi», ha detto subito dopo la sconfitta con l’Atalanta. Ergo, o bisognerà inventarsi qualcosa o vendere qualcuno. Il buco della Roma è soprattutto a destra e in particolare nel ruolo del terzino. Il giocatore individuato è Matteo Darmian, che Mourinho non utilizza molto al Manchester United. La Roma potrebbe lavorare a un prestito con diritto/obbligo di riscatto, posticipando così l’eventuale costo del cartellino. Nel frattempo, magari, qualcuno sarà andato via. La trattativa tra Bruno Peres e il Benfica si è fermata per la richiesta della Roma di obbligo di riscatto (invece di diritto) e per l’ingaggio del brasiliano (1,3 milioni a stagione). Ma a giugno potrebbero lasciare la Roma Emerson e Strootman, due cessioni con cui i giallorossi potrebbero incassare in tutto più di 50 milioni. Ed allora qualche spesa, anche attuale, potrebbe essere coperta abbondantemente così.



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