Nicolò Zaniolo

CALCIOMERCATO AS ROMA ZANIOLO BOURNEMOUTH – Il Bournemouth ha presentato l’offerta a Zaniolo, restano tre giorni per trovare una soluzione al caso che agita la Roma. L’attaccante non sarà convocato oggi per la trasferta di Napoli e Mourinho, che torna in conferenza stampa, spiegherà la strategia giallorossa. Ieri il direttore tecnico incaricato dai nuovi dirigenti americani del Bournemouth è arrivato in Italia, scrive il Corriere dello Sport.

Nel primo pomeriggio ha visto, a Roma, Claudio Vigorelli, il procuratore di Zaniolo. Il giocatore non è interessato a questo trasferimento, ma per correttezza l’agente è andato all’incontro, voluto dagli americani per convincere il ragazzo. L’orientamento, nonostante l’offerta interessante (cinque milioni d’ingaggio), è rimasto lo stesso. Ma la risposta ufficiale la daranno oggi, dopo una notte e di riflessione. C’è peraltro un retroscena che ha mandato su tutte le furie la Roma: Zaniolo, invitato dal club inglese a partecipare all’incontro, ha rifiutato il colloquio. I Friedkin sono pronti a prendere tutte le iniziative nei confronti di Nicolò se il giocatore si ostinasse a dire no al Bournemouth.

La Roma, che è d’accordo con il club inglese, dopo aver trattato direttamente a livell o di presidenti, non prenderebbe bene la decisione di Zaniolo ed è pronta ad adottare la linea dura, che potrebbe costare al giocatore un lungo periodo di inattività. Ma ormai sono stati interrotti anche i rapporti, siamo al muro contro muro, la situazione gestita male si è complicata negli ultimi giorni, dopo che Nicolò ha preso la decisione di forzare la mano per andare via a gennaio. 

È stato un errore, che condiziona il lavoro del suo agente, il quale invece si era basato sulla promessa di avviare un discorso sul rinnovo del contratto. Ma la trattativa non è mai decollata concretamente, Zaniolo è considerato una plusvalenza e adesso la Roma, che ha incassato molti milioni per le polizze assicurative legate ai suoi infortuni, ha assunto una linea rigida, vuole accontentarlo (è lui che ha chiesto di essere ceduto) solo con un riscatto obbligatorio senza condizioni. Nell’entourage dell’azzurro questa decisione non è piaciuta, visto che con gli altri due giocatori in uscita non è stata adottata la stessa linea: Shomurodov e Viña, vicini allo Spezia e al Bournemouth, sono trattati senza diritti o obblighi. 

Il no al Bournemouth non sarebbe legato a una questione di soldi, ma di progetto tecnico. Zaniolo non è convinto di accettare una squadra in lotta per non retrocedere ma sarebbe stato assurdo non sedersi neanche al tavolo della trattativa per valutare la proposta degli inglesi. All’Arsenal, per fare un esempio, sarebbe andato volentieri, anche se la prima scelta di Nicolò resta il Milan, che senza obbligo di riscatto lo avrebbe preso. Ma ormai la situazione è degenerata, Zaniolo ha preso anche in considerazione l’ipotesi di restare fermo fino a giugno. Sarebbe un danno per lui, ma anche per la Roma, che vedrebbe abbassarsi ulteriormente la sua quotazione. 

Ci sono molto club interessati, a un anno dalla scadenza del contratto, a prendere l’attaccante a prezzi stracciati. La Roma sta facendo pressioni per convincere Zaniolo ad accettare il Bournemouth, ma il giocatore sembra fermo sulla sua posizione. Non ha nulla nei confronti del club inglese, anzi. È stato proprio Vigorelli a creare il primo contatto a Tiago Pinto con il direttore tecnico Richard Hughes, che ieri è venuto in Italia per fare spese. È avvenuto l’8 gennaio, in occasione della partita Milan-Roma, quando Vigorelli gli ha passato al telefono il dirigente inglese. Ma poi la trattativa l’hanno portata avanti direttamente i proprietari dei due club. Il Bournemouth per convincere il giocatore sarebbe disposto anche a inserire una clausola per la quale in caso di retrocessione si impegna a cedere Zaniolo alla stessa cifra dell’acquisto.



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