NOTIZIE AS ROMA TRIGORIA – Un piccolo gioiellino. All’avanguardia europea, tanto che alcune nazionali come Svezia e Ucraina sono già venute a fare dei sopralluoghi per capire se possa essere la loro casa durante l’Europeo del 2020.
È Trigoria, la casa della Roma. Meglio, la nuova casa della Roma, anche se poi il primo campo qui lo costruì nel 1978 Gaetano Anzalone, all’epoca presidente giallorosso. In oltre 40 anni il Fulvio Bernardini è cambiato profondamente: lo creò di fatto Dino Viola, lo migliorò Franco Sensi e ora l’ha portato all’avanguardia James Pallotta.
Già, perché quel gioiellino lì, quello dove oggi vive metà mondo giallorosso (l’altro è all’Eur, nella nuova sede inaugurata il 22 febbraio scorso) negli ultimi tempi è diventato ancora più bello, grazie ad una profonda ristrutturazione di molte aree tematiche.
A condurre i lavori è stata Facile Ristrutturare, technical sponsor dei giallorossi. Un’azienda che collabora da due anni con la Serie B, che ha rifatto alcune aree dello stadio del Parma e la sede del Verona. Ora anche il viaggio a Trigoria, un percorso lungo appena 40 giorni ma compresso e intenso. Perché bisognava sfruttare gli spazi morti, i momenti in cui non si allenava o non era presente la squadra, se necessario lavorando anche di notte. Qualcosa manca ancora, verrà fatto probabilmente durante la prossima estate.
Intanto, però, è stata rimessa mano alle sale dell’archivio storico (circa mille maglie e quasi centomila tra pellicole e diapositive conservate in una cella frigorifera a 6-7 gradi, tutto materiale per il prossimo museo della Roma), alla nuova sala video dove Fonseca e il suo staff preparano le partite, alle aree medico-sanitarie, ai nuovi uffici per l’area media ed a quella ricreativa: dentro per i momenti di relax dei giocatori c’è l’area playstation, il biliardo, un calcio-balilla gentile omaggio del Bayer Leverkusen, il ping pong e anche un elegante angolo-barbiere, tanto per non farsi mancare proprio niente.Le strutture
Ma Trigoria negli ultimi anni è cambiata profondamente in tutto. Dalle stanze dei giocatori (24, a cui poter aggiungere in caso di necessità le 11 del settore giovanile) alla palestra e le aree termali, con crioterapia (-140 gradi per circa 3 minuti) e tre vasche dove si alternano il caldo (35-36 gradi) al freddo (6-7), con tanto di hydrobike e nuoto controcorrente. A corredo di tutto anche la sauna e il bagno turco.
E poi i campi, ovviamente, dove da oggi la Roma dovrebbe tornare ad allenarsi in quello appena rizollato, il B. È stato rifatto completamente, per un costo di circa 400mila euro. La base? Lapillo, sabbia e poi erba. La Roma provvederà presto a rifare anche gli altri, per cercare di diminuire le cause di possibili infortuni.
A quel punto, il gioiellino sarà completo. E pronto, eventualmente, anche ad ospitare una nazionale per Euro 2020. L’Uefa ha già selezionato tre centri come possibili sedi di allenamento: Borghesiana, Formello e appunto Trigoria. Che da ieri è anche un po’ più bella.
(Gazzetta dello Sport)
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