NOTIZIE ROMA-VIKTORIA PLZEN – Dzeko batte tre colpi dopo un digiuno lungo 43 giorni (dal gol nella prima di campionato contro il Torino), Under e Kluivert segnano una rete a testa. E la Roma batte il Viktoria Plzen 5-0 nell’esordio stagionale Champions all’Olimpico, davanti a più di 41mila spettatori. Complici i circa 37mila mini-abbonamenti europei sottoscritti, i tifosi sfidano l’umidità serale e regalano un colpo d’occhio degno della prestigiosa competizione che li ha visti semifinalista nella scorsa edizione.
Torna protagonista Dzeko, e da record Kluivert, che con la presenza di ieri nella formazione titolare – dopo essere finito in tribuna a Madrid – diventa il secondo giocatore olandese più giovane nella storia a giocare dall’inizio in Champions e il più giovane a segnare. Prima di lui, Bruma, con il Chelsea, nel 2010. «Justin è un ragazzo per bene, è intelligente e ha capito cosa vuol dire giocare nella Roma – spiega Monchi – Di Francesco lo sta gestendo bene, è un ’99, non dobbiamo avere fretta, avra un futuro importante». E sul momento della squadra. «Da sempre abbiamo bisogno di equilibrio, dobbiamo trovare la strada giusta per guardare avanti e non fermarci».
L’esordio stagionale casalingo in Champions non se l’è potuto godere Daniele De Rossi, costretto a uno stop cautelativo. «Convivo da tanto tempo con un problema al ginocchio, e qualche gara dovrò fermarmi per curarmi», ha rivelato il capitano giallorosso al termine della sfida vinta contro la Lazio. E così è stato: Daniele ha saltato l’appuntamento di ieri sera e non ci sarà sabato ad Empoli.
Molto probabilmente sara di nuovo a disposizione di Di Francesco dopo la sosta, per la gara contro la Spal del 20 ottobre. Stop anche per Pastore, alle prese col solito fastidio al polpaccio che lo sta condizionando molto in quest’avvio di stagione alla Roma. Contro la Lazio ha chiesto anche lui il cambio, arrendendosi prima di quanto previsto. E dopo la sosta dovrebbe farcela per tornare quantomeno in panchina. La pausa per le nazionali sarà uno spartiacque per Perotti e per Manolas, che influenzato, col Viktoria non si è seduto neanche in panchina.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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