Romelu Lukaku

ULTIME NOTIZIE CALCIO PREMIER LEAGUE CORONAVIRUS – Il record di contagi da Covid 88.376 nuovi casi in 24 ore stanno mettendo in ginocchio il Regno Unito. Non solo. Le infezioni da variante Omicron sono ancora aumentate, 1.691, per un totale di 11.708. Così in questo scenario preoccupante (ma ci sono stati anche oltre 800 mila vaccini somministrati, di cui 745 mila terze dosi) la Premier League è finita nel caos e si ha la sensazione che lo scontro tra club e Lega abbia imboccato un pericoloso vicolo cieco, scrive Il Messaggero.

«Omicron è probabilmente la minaccia più grande dall’inizio della pandemia», ha detto il capo dell’agenzia britannica per la sicurezza sanitaria, Jenny Harries. Ed è per questo che la Lega inglese ha fermato altre partite di campionato. Il calcio è travolto dal Covid (ai 46 tra giocatori e membri degli staff tecnici risultati positivi, tra cui Romelu Lukaku, si sono aggiunti tre calciatori del Liverpool: van Dijk, Fabinho e Jones), tanto che in questi giorni sono state rinviate Brighton-Tottenham, Brentford-Manchester United, Burnley-Watford e Leicester-Tottenham. E in serata ne sono saltate altre di questo weekend: Everton-Leicester, West Ham-Norwich, Southampton-Brentford e Watford-Crystal Palace.

In tutte queste squadre sono divampati dei focolai seri ed è emblematico quanto capitato agli Spurs di Antonio Conte, che rischiano la sconfitta a tavolino contro il Rennes per non essere potuti scendere in campo giovedì 9 dicembre nel match di Conference League. E in caso di ko, sarebbero fuori dalla coppa. Oltremanica c’è chi sostiene possano saltare tutte le partite di questo weekend e chi ipotizza, addirittura, uno scenario nefasto di sospensione del campionato fino a metà gennaio. Segnale che il livello d’allarme è altissimo e la preoccupazione devastante. Soltanto Chelsea-Everton e Liverpool-Newcastle si sono salvate.

Ed è per questo che la Premier ha ribadito di avere intenzione di «continuare il suo attuale programma di partite dove possibile in sicurezza. La salute e il benessere di tutti gli interessati rimangono la nostra priorità», si legge nella nota ufficiale diffusa. E ancora: «Per quanto riguarda il Manchester United, continua ad avere un focolaio all’interno della propria rosa, che non gli permette di schierare una squadra per la partita all’Old Trafford.

Il Consiglio valuta le richieste di rinvio delle partite caso per caso, sulla base delle regole esistenti e delle linee guida per il rinvio rilasciate a tutti i club». In sostanza, la Lega inglese valuterà una serie di fattori: la capacità di una società di schierare una squadra; lo stato, la gravità e il potenziale impatto dell’epidemia su una determinata squadra; la capacità dei giocatori di prepararsi e giocare in sicurezza per la partita. Ma la situazione nel Regno Unito è, appunto, angosciante.

In un’audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera dei Comuni, Jenny Harries ha evidenziato che la progressione di Omicron è «stupefacente» e che «non è mai stata osservata una cosa simile finora». Al momento, i giocatori e gli staff della Premier devono sottoporsi a un test rapido ogni volta che vogliono entrare nel campo di allenamento della loro squadra: una decisione presa qualche giorno fa durante l’assemblea degli azionisti dei club. Che affiancherà le misure di emergenza esistenti sulle mascherine, limitando il tempo nelle sale dei trattamenti e osservando il distanziamento sociale che è stato reintrodotto la scorsa settimana.



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