Leonardo Spinazzola

ULTIME NOTIZIE EURO 2020 ITALIA SPINAZZOLA – Leonardo Spinazzola era la faccia bella della nostra (bella) Nazionale, era il terzino che aspettava di incontrare José Mourinho per sgommare felice sulla fascia mancina della Roma, era diventato persino l’oggetto del desiderio del Real Madrid. Chissà quanti pensieri rombavano nella sua testa prima che quel tendine d’achille sinistro, inspessito (da tempo) e infiammato (da poco), facesse crac, scrive La Gazzetta dello Sport.

E allora cominciamo dalla coda, cioè da quello che è destinato ad accadere già da oggi. La diagnosi parla di «rottura sottocutanea» (cioè non da taglio), in zona terzo mediale (cioè a metà), del tendine in questione. Perché è accaduto? La dinamica dell’infortunio non ha rivelato una causa all’origine della rottura. Non c’è stato contrasto, né la caviglia ha dovuto sostenere movimenti innaturali. Si tratta di una lesione poco frequente nel calcio, l’ipotesi più attendibile è che fosse già in atto un processo di usura, che si è completato in occasione di quello scatto.

Lo staff medico della Nazionale non si è sbilanciato sui tempi di recupero: dipenderanno anche dalle tecniche di intervento e dal protocollo riabilitativo adottati dallo specialista che si occuperà dell’operazione, ma difficilmente l’assenza sarà inferiore ai 6 mesi. Uno dei luminari per questo tipo di intervento è il professor Sakari Orava, finlandese, non a caso conosciuto come “il mago dei tendini”, da cui oggi stesso Spinazzola andrà, grazie a un volo privato organizzato dalla Roma.

Generalmente opera a Turku; in passato ha curato fra gli altri Beckham, Barzagli e Bonaventura, ma pure Haile Gebrselassie e Merlene Ottey. Nel 2019 fece un consulto da lui anche Cristante, il primo a soccorrere Spina dopo l’infortunio e a stargli più vicino al rientro negli spogliatoi. In casi del genere, prima si opera e meglio è. Perciò, dopo il controllo, è probabile che già domani (o al massimo martedì) l’esterno sia operato, per tornare a Roma mercoledì o giovedì e cominciare il lungo recupero.

Il resto è materia emozionale. Le lacrime di rabbia mischiate a quelle di gioia per la semifinale conquistata, ma soprattutto l’affetto dei compagni che hanno sopraffatto il cuore di Lorenzo. Racconta chi c’era che neppure gli splendidi video – diffusi sui social – degli abbracci, dei cori e della semplice vicinanza amicale degli azzurri possono dare completamente il senso di quanto l’infortunio abbia colpito tutti.

Un’empatia che ha emozionato, così come gli applausi infiniti e i cori «Spina, Spina», che erano iniziati già venerdì sera in pullman verso l’aeroporto e poi in aereo e ripresi ieri mentre Leonardo si aggirava nella sala da pranzo di Coverciano abbracciando tutti, prima di partire in auto, accompagnato dal professor Ferretti, responsabile medico della Nazionale, alla volta dell’ospedale S.Andrea di Roma, dove è stato sottoposto a risonanza.

Prima di lasciare Coverciano, l’ultimo abbraccio è stato quello del commissario tecnico Mancini, che gli ha sussurrato: «Ti aspettiamo presto». Una sorgente di energia per Spinazzola, così come le parole dei compagni: «Vinceremo questo Europeo anche per te». Con queste premesse, non sorprende, perciò, la commozione mostrata dal presidente federale Gravina: «Entrare in spogliatoio e assistere ad un clima triste come se si fosse persa la partita, solo perché un compagno aveva subito un infortunio, resterà uno dei momenti più belli nella mia carriera di sportivo. Questi ragazzi hanno condiviso il dolore fisico di un loro compagno, che ha pagato un prezzo troppo alto per la sua generosità».

Anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha chiamato l’azzurro per esprimergli vicinanza e coraggio, ma naturalmente adesso sarà la Roma il motore principale del recupero del giocatore. Così, naturalmente, Tiago Pinto e Mourinho hanno chiamato Spinazzola, facendogli forza e sottolineando come tutti – dai Friedkin ai compagni (in tanti gli hanno parlato) – «lo aspettano», come gli ha detto Mou, per restituirgli quel ruolo centrale che si è conquistato nelle sue due stagioni in giallorosso.

La famiglia però, come sempre, avrà un ruolo decisivo per materializzare il ritorno, e così hanno colpito le parole, sui social della moglie Miriam, che sta provando a partire insieme a Leonardo, se le procedure anti-covid lo consentiranno. «Quante volte l’hai sognato questo Europeo nessuno lo sa. Ma il treno per te si ferma qui….Ora ti aspetta un’altra battaglia, ma la supererai a testa alta… Presto sarai di nuovo in campo a gioire con i tuoi compagni».

Ma perché tutti chiudono un sabato amaro con un sorriso? La spiegazione la dà Davide Lippi, l’agente di Spinazzola. «È stato lui a tranquillizzare me, e questa serenità è la sua forza». Proprio per questo il messaggio di Leonardo, che ha scritto sui social e ripetuto agli amici, è chiaro: «Purtroppo sappiamo tutti come è andata, ma il nostro sogno azzurro continua e con questo grande gruppo nulla è impossibile. Io vi posso solo dire che tornerò presto, Ne sono sicuro. E sarò più forte di prima». Parola di campione.



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