(Il Messaggero – S. Carina) La Roma si trasferisce a Londra. Una riunione ormai diventata di routine negli ultimi anni per fare il punto della situazione. Sarà una partenza scaglionata quella dei dirigenti giallorossi verso la City: in giornata partiranno l’ad Gandini, il dg Baldissoni, il direttore strategie e media Fienga e il direttore commerciale Danovaro. Soltanto giovedì, giorno in cui è previsto anche l’arrivo di Pallotta da Boston, si unirà il ds Monchi.

ASPETTANDO JIM – Se nelle prime 48 ore, il summit (al quale parteciperà anche Kaitlyn Colligan) si occuperà di aspetti economici (la ricerca del main sponsor continua: due le aziende interessate) l’aspetto sportivo sarà invece esaminato con lo sbarco congiunto del ds spagnolo e di Pallotta, attesi anche da Baldini. La schiettezza di Monchi nel post-gara di Roma-Atalanta («Abbiamo problemi di tutti i tipi, la situazione economica la conoscete, per fare mercato ci vogliono i soldi») non è passata inosservata all’interno di Trigoria. Non che il dirigente abbia svelato chissà quali segreti ma per concetti analoghi (il riferimento è a Garcia, 30 maggio 2015: «Da quando sono arrivato le cose sono state chiare, noi abbiamo bisogno di vendere prima di comprare») la reazione del presidente non fu del tutto conciliante. E in effetti la Roma avrà anche ceduto alcuni pezzi importanti della rosa della passata stagione, sistemando il bilancio al 30 giugno del 2017, ma poi si è impegnata a versare 108,1 milioni nei prossimi anni per gli acquisti di Schick (5 milioni per il prestito, 9 per l’obbligo di riscatto, più 8 di bonus da maturare e, almeno, altri 20 milioni entro il 2020), Defrel (5 milioni per il prestito, 15 per il riscatto più 3 di bonus), Under (13,4), Karsdorp (14 più 5 di bonus), Moreno (5,7) e Gonalons (5).

VIA VAI – Appare improbabile che Pallotta possa derogare alla politica dell’uno esce, uno entra. Ergo, eventuali arrivi saranno subordinati alle partenze. Peres è richiesto dal Benfica: la Roma è disposta a cederlo in prestito ma esige l’obbligo di riscatto fissato a 9 milioni. A fari spenti, la Juventus – in caso di cessione di Alex Sandro – è in pole per Emerson: pronti 20 milioni più 5 di bonus. Al momento non trovano riscontro offerte ufficiali del Liverpool per Alisson mentre Skorupsky piace in serie A e non solo. Under ha richieste dalla Turchia, dal Sassuolo (al quale è stato girato il giovane Cappa) e dal Verona. Castan fra Genoa e Cagliari. Capitolo entrate. Pochi giorni fa, Monchi ha frenato le voci su Aleix Vidal e Darmian: «Non ci interessano, per ora». La precisazione temporale, se potrebbe non valere per lo spagnolo vicino al Siviglia, potrebbe riguardare l’ex granata. Il condizionale è d’obbligo: c’è da convincere Mourinho, restio a cederlo in prestito. Al tecnico portoghese piace da tempo Strootman (sull’olandese vigila anche Klopp) ma il discorso, senza reali offerte, rischia di arenarsi almeno a gennaio. La Roma segue da tempo Barella. Non certo ai 50 milioni richiesti dal presidente Giulini.



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