CALCIOMERCATO AS ROMA HUMMELS – Hummels chiude la porta. Il mercato giallorosso termina con una ciliegina di grande valore tecnico ed esperienza internazionale, oltre che quasi venti trofei. Il difensore tedesco era l’anello mancante di una campagna acquisti da 115 milioni di investimento (bonus esclusi), dodici giocatori acquistati e un abbattimento del monte ingaggi sceso al di sotto dei 90 milioni, scrive Il Tempo.
L’ex Dortmund è sbarcato nella Capitale alle 12.30 di ieri con un volo proveniente da Monaco e ha trascorso la giornata tra visite mediche al Campus Bio Medico e firma a Trigoria sul contratto che lo legherà fino a giugno alla Roma.
Una scelta del calciatore quella di firmare soltan-to per una stagione, per poi valutare le condizioni fisiche e ambientali a trentasei anni compiuti. Anche in giallorosso ha scelto la maglia numero 15, e da oggi sarà a disposizione di De Rossi per ritrovare la forma migliore dopo un’estate senza squadra. L’accordo trovato martedì sera prevede un ingaggio netto fisso da 2.5 milioni con alcu-ni bonus. Un risparmio corposo rispetto al quasi coetaneo Smalling che lunedì sera è volato in Arabia.
Hummels rappresenta una certezza a livello di rendimento e leadership nello spogliatoio. Ma l’ultima stagione è stata positiva anche dal punto di vista della tenuta fisica. Quaranta presenze tra campionato e coppe e una finale di Champions League giocata. Il tedesco, fra l’altro, è stato inserito nella squadra della stagione della scorsa edizione della coppa europea più importante, a testimonianza di una cavalcata che lo ha visto rendere al massimo.
Saltato, invece, in extremis il ritorno in giallorosso di Kostas Manolas. Anche il greco era svincolato, e l’altro ieri le parti erano praticamente arrivate a chiudere l’accordo per un anno a 500 mila euro stagionali. Poi tra la nottata e la mattinata di ieri il confronto interno al club che ha por-tato alla scelta di non proseguire preferendo, nel caso, crescere profili più giovani. Hummels quindi come ultimo tassello del mercato, il secondo parametro zero dopo Hermoso inserito in difesa in seguito al mancato arrivo di Danso per problemi indipendenti dalla volontà del club che anzi aveva scelto proprio l’austriaco come centrale investendo anche una somma ingente sul cartellino.
Da Sangaré al difensore ex Dortmund tanti colpi e colpi di scena. Dal corteggiamento di Chiesa alla telenovela Dybala fino al colpo last minute Koné. Un mercato difficile per dirigenti e allenatore, probabilmente non impeccabile nelle tempistiche ma che consegna a De Rossi una squadra più giovane e sicuramente più profonda nelle alternative.
Qualche ruolo (attacco e terzini) non ha visto miglioramenti sostanziali ma in generale oltre al contenimento dei costi annuali della rosa, i Friedkin hanno messo mano al portafogli in maniera decisa e puntando forte sui calciatori di proprietà. Il tecnico può quindi attingere a piene mani da un organico che permette di variare su più moduli e offre doppi calciatori praticamente in ogni zona del campo.
Lukaku ha salutato, è vero, ma in compenso resta a disposizione l’immensa qualità di Dybala oltre all’innesto di giovani di grande prospettiva come Soulé e Koné, oltre che l’esperienza di Hermoso e Hummels. Ora la parola passa al campo, alla ricerca della Champions che sembra ormai perduta.
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