Maxime Lopez

CALCIOMERCATO ROMA XHAKA MAXIME LOPEZ – Si apre il casting per la poltrona più ambita. Quella che porta la scritta Regista sulla spalliera. La Roma cerca un direttore d’orchestra, un centrocampista di qualità e personalità che possa migliorare il livello della squadra, scrive il Corriere dello Sport. Mourinho ne aveva caldeggiato l’acquisto già l’estate scorsa, individuando la principale mancanza proprio in quel ruolo.

Ma la trattativa con l’Arsenal per Granit Xhaka, obiettivo numero uno del mercato, non si è concretizzata per ragioni economiche. E Tiago Pinto, stritolato dall’urgenza di sostituire Dzeko con l’inizio del campionato alle porte, investì tutto il budget residuo per Tammy Abraham, fortemente consigliato da Mourinho, rinunciando al rinforzo per il centrocampo. A gennaio invece, con pochi euro da spendere, la Roma è riuscita a ingaggiare in prestito Sergio Oliveira, che a fine stagione verrà riscattato per 13 milioni. Ma non ha risolto il problema di partenza, cioè l’inserimento in organico di un regista. 

In estate però Mourinho verrà accontentato. Al netto delle cessioni, che comunque ci saranno e serviranno a riequilibrare un bilancio sofferente, la Roma comprerà sicuramente un playmaker e un difensore di piedi buoni. Vale l’indizio che l’allenatore lasciò prima della partita contro il Sassuolo: «Loro hanno più qualità di noi. Ferrari e Maxime Lopez fanno uscire il pallone con grande bravura, noi questi calciatori non li abbiamo».

E se Ferrari per età non rappresenta un investimento (classe 1992), Maxime Lopez è invece un calciatore che interessa alla Roma. Pronta a trattarne l’acquisto con il Sassuolo grazie al “credito” sulle future rivendite di Frattesi e Ciervo. Classe ‘97, ha il difetto del fisico minuto (è alto 1.67) ma ha anche il talento e la velocità possono servire a Mourinho. E’ un’ipotesi di lavoro da valutare, al pari di Xhaka per il quale il futuro all’Arsenal non è così scontato. Nel frattempo occorre sottolineare il viaggio di Tiago Pinto, che pochi giorni fa è stato a Parigi per una serie di appuntamenti di lavoro.

A nessuno è sfuggito che in queste ore in zona ci fossero anche gli agenti di Leandro Paredes, grande ex che a Roma ha lasciato il cuore e che va in scadenza con il Psg nel 2023. Non risultano tuttavia contatti. Mourinho aveva provato anni fa, quando giocava nello Zenit San Pietroburgo, a portarlo al Tottenham, quindi sarebbe ben lieto di abbracciarlo a Trigoria.

Ma l’operazione è molto complessa, quasi impossibile, non solo per lo stipendio (6 milioni netti) che verrebbe alleggerito dal decreto Crescita ma anche per la ricca concorrenza internazionale: se decidesse di mollare il Paris Saint-Germain, il regista titolare della nazionale argentina non faticherebbe a trovare una società da Champions League pronta a ricoprirlo di soldi. La Roma comunque osserva. Paredes rappresenta un profilo ben diverso da Maxime Lopez. Ma è anche più difficile da conquistare.

Sullo sfondo, inoltre, resta visibile la sagoma di Renato Sanches, che appartiene alla scuderia Mendes e potrebbe lasciare il Lilla a fine stagione. Meno regista degli altri, era stato considerato l’estate scorsa. Appartiene alla scuderia di Jorge Mendes che è la stessa di Mourinho, ma è un altro che si avvicina alla scadenza del contratto (2023). Non sembra alla portata della Roma.

In Italia tra l’altro è seguito dal Milan che in una situazione analoga, lo scorso anno, fu rapidissima a comprare dal Lilla il portiere, Mike Maignan, sul quale Tiago Pinto si fiondò troppo tardi. Chi vuole Renato Sanches deve fare presto. La Roma in questo momento non ha certezze sul budget, che dipenderà anche dall’eventuale partecipazione alle coppe europee, e perciò è obbligata a ritardare ogni affondo. 



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