AS ROMA NEWS MONZA OLIMPICO SOLD OUT – La prova del nove è già superata prima ancora di cominciare. Perché stasera nell’Olimpico in versione romanista ci sarà l’ennesimo tutto esaurito. Sold out. Come riferisce La Gazzetta dello Sport quella con il Monza non si può certo definire, con tutto il rispetto, una sfida Champions. Ma fa lo stesso. Perché questi mesi sono stati una continua prova d’affetto della gente verso la squadra. Assecondata, va detto, anche da un’incoraggiante politica di prezzi.
Sembra incredibile. Fino a qualche mese fa, ragionavamo su limitazioni di capienze, 25 per cento che diventava 50 e poi 75, in mezzo pure un temporaneo ritorno a gennaio a 5mila spettatori. Ora il riconquistato cento per cento ha scatenato la voglia di stadio e di Roma. Vero, Inter e Milan sono più su come numero di abbonati e anche come spettatori della partita dell’esordio, ma San Siro è decisamente davanti come capienza rispetto all’Olimpico e quindi il confronto parte in qualche modo zoppo. Come la graduatoria della media presenze dell’anno scorso, con la Roma che fu staccata di poco più di tremila spettatori dall’Inter (41.911 contro 44.999) e di duemila dal Milan (che chiuse a 44.027).
Fatto sta che da quando si è ricominciato a giocare a stadi potenzialmente pieni, la Roma non ha mai sbagliato un colpo e il tutto esaurito è diventato una regola al di là di qualche manciata di spettatori in meno dovuto alla mancata presenza della tifoseria ospite, che deve comunque mantenere uno spicchio degli spalti a disposizione. Il “tetto” dell’attuale Olimpico è di 69.831 presenze, che però si abbassa a 67.727 quando giocano Roma e Lazio.
Nelle partite finora disputate dal primo aprile (Bologna-Venezia-Salernitana del campionato scorso, Bodo-Leicester in Conference, l’amichevole con lo Shakthar e la prima della serie A di questa stagione con la Cremonese), non si è scesi mai sotto quota 60mila. E proprio il 5-0 amichevole con gli ucraini, la prima della nuova Roma all’Olimpico, ha fatto finora registrare il record con 65.303 spettatori. Fra l’altro, la collezione di sold out era cominciata anche prima del ritorno al 100 per 100. A marzo si giocò il derby con il 75 per cento dello stadio. E anche qui, fu sold out a quota 51.932.
Nascosto fra questi dati, c’è anche un altro numero. L’effetto Roma, con tanto di esposizione della Conference League, si è visto all’Olimpico anche quando non si è giocato. Per tutte le settimane estive si è vista sul Viale dei Gladiatori una filastrocca di maglie giallorosse. I tifosi hanno visitato lo stadio con l’Olimpico Tour organizzato da Sport e Salute. E a proposito di Conference, a pensarci bene bisognerebbe mettere dentro questo album anche le presenze alla serata “da remoto”, quella della Coppa a Tirana ma dell’Olimpico pieno: in cinquantamila a divorare la partita dagli spalti con sei maxi schermi.
E l’identità anagrafica di questi sold out? C’è chi fa un’ipotesi, a partire dalla curva Sud: ci sono più giovani e giovanissimi. Come se gli anni delle chiusure avessero moltiplicato soprattutto fra loro un desiderio di calcio e di Roma, sollecitato da tanti fattori: Mourinho, Tirana, Dybala… Oggi potrà dare un’occhiata, cominciando in panchina, anche il gallo Belotti. Magari pure lui si stropiccerà gli occhi chiedendosi: “Ma è sempre così?”. Per ora pare proprio di sì.
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