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Una difesa all’attacco. Smalling e Ibanez, un muro che fa gol. Così la Roma vola

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AS ROMA NEWS SMALLING IBANEZ – Il campionato lo vince la squadra che ha la difesa migliore. Se a questo concetto si aggiungesse anche il fatto che i giocatori della retroguardia si divertono a fare gol spesso e volentieri, allora potremmo anche dire che la Roma si stia avvicinando alla quadratura del cerchio. Infatti, secondo il puro catechismo “mourinhano”, la squadra giallorossa ha avuto innanzitutto un avvio straordinario dal punto di vista della compattezza difensiva, scrive La Gazzetta dello Sport.

Basti pensare che nelle prime quattro giornate del campionato la Roma ha subito solo un gol, e neppure su azione. A battere Rui Patricio, infatti, è stata semplicemente una straordinaria punizione di Vlahovic. Morale: in questo spicchio di torneo – piccolo ma indicativo – le partite senza reti al passivo sono state già tre. In questo XXI secolo, in fondo, è successo finora soltanto quattro volte per lo stesso numero di turni giocati, e precisamente nelle stagioni 2007-08, 2013-14, 2014-15 e 2017-18.

Non solo, una rete da raccogliere dentro al sacco in 360 minuti giocati (più i recuperi) era successo nella storia del club giallorosso solo altre quattro volte, cioè nel 1962-63, nel 1991-92, nel 2013-14 e 2014-15. Morale: meglio di così – cioè tenere la porta inviolata – non è mai capitato. Tutto questo perché, grazie alla cura Mourinho, agli avversari sono stati concessi soltanto nove conclusioni nello specchio della porta. Basterebbe questo per autorizzare sogni di qualsiasi genere per il popolo romanista, ma questo gruppo adesso sta dimostrando anche altro, visto che quella dello Special One, in questo inizio di stagione, è diventata anche una difesa d’attacco.

Infatti, delle sei reti finora messe a segno dai giallorossi, un terzo sono a cura del reparto arretrato: quello di Smalling contro la Cremonese e quello di Ibanez contro il Monza, martedì scorso. Parentesi sul brasiliano. Anzi, sull’italo-brasiliano, visto che i documenti lo hanno reso eleggibile per la Nazionale e infatti il commissario tecnico Roberto Mancini lo sta seguendo in vista di una eventuale convocazione. D’altronde, lo stesso Mourinho ha detto su di lui come sia migliorato moltissimo: “Rispetto a un anno fa sembra un altro giocatore, anche per il modo con cui comincia l’azione”. Proprio vero.

Evidentemente sta ricordando sempre più come la sua carriera in Brasile sia cominciata come difensore. Intanto, si diverte a fare gol, e le palle inattive sono una manna. Infatti, finora il 50 per cento dei gol segnati dalla Roma in questo campionato sono arrivati dallo sviluppo di azioni d’angolo. Non è un caso quindi che, oltre ad Abraham contro la Juventus, abbiano brillato sia Smalling che lo stesso Ibanez.

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Il difensore inglese, poi, è attesa da super-lavoro. L’intenzione dell’allenatore portoghese, infatti, era quello di preservarlo sulle partite apparentemente più facili, ma l’infortunio di Kumbulla rimediato contro il Monza, lo obbliga a puntare ancora su Chris, visto che il giocatore albanese tornerà disponibile solo dopo la sosta così come El Shaarawy. Smalling, comunque, non si tirerà certo indietro, perché in fondo al cuore nutre ancora la speranza di una chiamata “last minute” dell’Inghilterra per il Mondiale, dopo che la vittoria della Conference League (con lui migliore in campo) gli ha ridato meritata vetrina.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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