Ieri James Pallotta, patron dei giallorossi, è salito al Campidoglio, per incontrare la sindaca. «L’incontro è andato bene», dice Raggi. «Sono consapevoli dell’importanza del progetto», aggiunge l’americano. Ma anche sulle Olimpiadi qualcosa si muove. Dopo le parole di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista («deciderà la Raggi»), e nonostante il pressing di alcuni esponenti M5S (dice Gianluca Perilli: «Raggi dirà no»), da Palazzo Senatorio si prepara una lettera ai Municipi per quantificare le loro esigenze economiche. Ma col Comune che ha evitato il predissesto per soli 6 milioni di euro, quei soldi potrebbero venire solo con i Giochi. Per il Bilancio, in lizza due nomi: Nino Galloni (l’economista del «Movimento Roosevelt») e Ugo Marchetti, ex generale della Finanza che avrebbe fatto il braccio destro di Alfio Marchini. Infine il caso Muraro, che Raggi ora potrebbe scaricare. Nella giornata della sindaca c’è anche il «no grazie» alla maglietta (di Ciro Immobile) che la Lazio le aveva spedito per il figlio Matteo. Raggi, fa sapere il club, vuole «mantenere l’imparzialità calcistica».
(Corriere della Sera)
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