Paulo Dybala

AS ROMA NEWS FEYENOORD DYBALA BALDANZI – L’operazione “fantasia al potere” scatterà a Rotterdam. Nella prima notte europea da allenatore della Roma di Daniele De Rossi. Paulo Dybala e Tommaso Baldanzi insieme sulla trequarti è l’ultima tentazione del tecnico giallorosso: dal primo minuto o solo per un tempo si vedrà, ma la decisione di DDR è presa, in ossequio ad un progetto tattico già annunciato nel dopo gara con l’Inter, scrive La Gazzetta dello Sport.

Un piano che ha come scopo quello di rilanciare la Roma dei giocolieri al top della condizione, accentuando il tasso tecnico della squadra. E loro, i due numeri dieci, dietro al gigante Romelu Lukaku, sono già pronti a sparigliare le carte del Feyenoord nei sedici metri con sterzate improvvise e assist in profondità.

Paulo e Tommaso hanno visi da bimbi, ma solo quelli: nei loro piedi potenza e tecnica sono di calciatori di respiro internazionale e nella loro testa girano idee e certezze da uomini. Vederli in campo insieme sarà un po’ come riannodare il filo della nostalgia che riporta le lancette indietro ai tempi di Totti e Cassano, già visti sulla trequarti uno accanto all’altro.

E la coabitazione di fantasisti avrà anche un sapore romantico: due genietti “tascabili” che fanno i conti coi (pochi) centimetri compensati dal talento, come nell’antologia del calcio ve ne sono tanti: senza scomodare Maradona e Messi, vien da pensare a Zola o Miccoli, due artisti che hanno dimostrato come il genio calcistico non si venda al metro. E allora la squadra, nella bolgia del De Kuip, ha di che stare serena. Con Svilar tra i pali dal 1’ (se andrà bene, verrà confermato pure a Frosinone), Smalling tornato arruolabile, El Shaarawy e Karsdorp a tutta fascia, sarà una Roma a trazione anteriore nel segno dell’imprevedibilità. Contro un Feyenoord, peraltro, privo dei due centrali titolari Timber e Trauner e del portiere Bijlow.

Per Baldanzi giocare accanto al suo idolo, proprio Dybala, sarà una gioia vera, il coronamento di un sogno coltivato quando giocava nell’Empoli. Non a caso, nel febbraio di un anno fa, in tempi non sospetti, la stellina dei toscani disse pubblicamente: «Lo ammiro, mi ispiro a lui: Dybala ricopre il mio ruolo, siamo due calciatori con movenze simili. Ma lui è un grande giocatore e in una scala da uno a dieci lui è dieci e io devo ancora entrare nella scala». Già, però poi è entrato a Trigoria, proprio dove ha trovato Paulo, con cui ha già giocato 12’ contro l’Inter e accanto al quale è pronto a far del suo meglio per sorprendere gli olandesi.

Anche perché, superfluo dirlo, per il calcio di De Rossi (che non è fatto di lanci lunghi a scavalcare tutto il campo per la testa del “corazziere” Lukaku), sono più efficaci proprio l’estro e la fantasia di due come Dybala e Baldanzi, funzionali ad una squadra che vuole dialogare palla a terra e che in area vuole arrivarci non solo con i cross degli esterni, ma soprattutto con rapidi fraseggi di qualità, possibilmente in spazi ristretti.

Se la scelta del tecnico comporterà per una volta la rinuncia ad un centrocampista interno (Cristante) o l’arretramento di qualche metro di El Shaarawy, poco importa: «La nostra direzione è anche quella di far giocare insieme Tommaso e Paulo», ha confermato De Rossi dopo la gara con i nerazzurri di sabato scorso, in quella che è subito sembrata a tutti la nuova via del gol giallorossa da percorrere fino in fondo. Perché dal “vorrei ma non posso” al “volere potere”, con quei due, il passo può essere breve. E quando di mezzo ci sono la qualità e la mira giusta anche lo stadio olandese dove Totti perse un Europeo al golden gol diventa un regno delle possibilità. Roba da giocolieri.



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