Vacanze romane, almeno per ora. Salutato per l’ultima volta Luciano Spalletti, la Roma stringe i tempi per ufficializzare l’arrivo di Di Francesco, intercettato ieri pomeriggio nella capitale: il tecnico pescarese ha preferito evitare qualsiasi riferimento, «adesso non posso parlare», in attesa dell’inizio di una nuova avventura che con tutta probabilità si concretizzerà entro il week end. Un passaggio dal dentista di fiducia all’Eur, il sorriso stampato sul volto durante le foto scattate con un gruppetto di tifosi e un pizzico di tensione dovuta agli ultimi dettagli che la dirigenza romanista sta cercando di superare con il Sassuolo. Per le firme servirà più che altro risolvere la clausola da 3 milioni che continua a legare Di Francesco con il club del patron Squinzi, disposto ad accettare contropartite tecniche, ma non con le formule avanzate finora da Trigoria. Rispedite al mittente la proposta del prestito secco per i giovani della Primavera (Marchizza e Tumminello), il Sassuolo preferirebbe diminuire il riscatto già fissato per Ricci (4 milioni), una delle soluzioni in fase di valutazione da parte del diesse Monchi.
Nel frattempo lo spagnolo ha fornito ulteriori indicazioni in un’intervista rilasciata in serata ai canali ufficiali del club: «Gran parte del lavoro è stato fatto. La priorità era ovviamente quella di far rimanere Luciano, ma abbiamo anche lavorato in parallelo per trovare altre opzioni in caso di partenza dell’allenatore. Sappiamo già chi vogliamo a capo del progetto sportivo a partire dalla prossima stagione e stiamo lavorando per questo». Il prossimo incontro tra Di Francesco e Squinzi è previsto tra domani e venerdì, quando il tecnico proverà a smussare ulteriormente gli angoli grazie anche ad un accordo verbale stretto tra i due lo scorso anno.
(Il Tempo – A. Serafini)
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