Ventura va subito ko: l’Italia perde per la prima volta a Bari, dopo 9 vittorie e 1 pari, e il nuovo ct cade proprio nella notte del suo debutto. E la sconfitta, pure se in amichevole, è pesante e preoccupante: la Francia vicecampione d’Europa di Deschamps vince 3 a 1 e soprattutto fa emergere i limiti attuali degli azzurri. Che non sono ancora pronti, fisicamente e tatticamente. Lunedì, ad Haifa, il via nelle qualificazioni mondiali: la Nazionale è indietro e il match contro Israele sarà dunque complicato.
STADIO DA APPLAUSI – Pochissimi stupidi della curva nord sono riusciti a fare la solita figuraccia in diretta TV, fischiando inizialmente la Marsigliese. Meno male che il resto del pubblico li ha subito zittiti, applaudendo l’inno della Francia. A loro, in campo, si sono uniti capitan Buffon e gli azzurri, emozionati con i colleghi francesi durante il minuto di silenzio per le vittime del terremoto del 24 agosto. Peccato per la gaffe iniziale, perché lo stesso settore ha poi esposto uno striscione per il figlio di Bonucci («Forza piccolo Matteo»), che proprio ieri è stato dimesso. La gente, insomma, partecipa, l’Italia di Ventura no, tre giorni di lavoro sono niente. La partenza è lenta e anche impacciata. Il 3-5-2 è più statico e soprattutto più difensivo di quello di Conte, con Candreva e De Sciglio bassissimi sui due lati. E le due novità del Ct esordiente non aiutano certo la squadra. Nè Astori, da centrale in mezzo a, nè Bonaventura da mezzala sinistra.
REPARTO INSICURO – Nel primo tempo Buffon prende 2 gol. All’Europeo ne incassò solo 1 in 4 partite, quello di Ozil a Bordeaux nella notte dell’eliminazione ai rigori contro la Germania. L’ultima volta che ne subì 2 prima dell’intervallo sempre contro i tedeschi, il 29 marzo a Monaco, nell’amichevole vinta 4 a 1 dai campioni del mondo. Ad addormentarsi, sul lancio dell’ex compagno in bianconero Pogba, è addirittura Chiellini che buca il pallone, favorendo il primo gol di Martial in nazionale. Il pari di Pellè, bravo a girarsi in area sul cross di Eder e a colpire di sinistro senza permettere a Varane di intervenire, non è bastato a dare sicurezza agli azzurri, distratti e piazzati male davanti al loro capitano. Giroud, svelto a prendere il tempo ad Astori sul colpo di testa di Kurzawa, ha portato nuovamente avanti i Bleus, con il coinvolgimento ancora di Chiellini.
«SERATA STORICA» – La moviola in campo aiuta a decidere nel modo giusto l’arbitro olandese Kuipers al 33′ del primo tempo: i suoi due connazionali, dal pullmino fuori dello stadio, gli segnalano che sul colpo di testa di De Rossi in area, dopo il corner battuto da Candreva, Kurzawa non respinge con la mano. Giusto, quindi, non assegnare il rigore all’Italia. Kuipers vede bene, anche se aspetta qualche secondo per far riprendere il gioco da fallo laterale. Il tempo di consultarsi con i suoi collaboratori che rendono subito preziosa, nella notte della prima volta, la video assistant referees. «Una serata storica», il commento di Infantino, presidente della Fifa, presente a Bari.
SVECCHIAMENTO IN CORSA – L’età media della nazionale di Ventura, 30,9, sale di 4 anni rispetto alla formazione titolare con cui iniziò Conte, 6 anni fa, sempre qui a Bari (addirittura di 5, con Prandelli, 6 anni fa). Il ct la ringiovanisce nella ripresa, facendo esordire Donnarumma, il portiere più giovane a debuttare in azzurro (17 anni e 6 mesi), Rugani e Belotti, fuori Buffon, Barzagli ed Eder. E, sempre pensando alla trasferta in Israele, fa entrare Montolivo per De Rossi, Florenzi per De Sciglio e Verratti, assente da novembre, per Bonaventura. La Francia, però, ha ragazzi già svezzati: Deschamps, con 11 Under 25 tra i suoi convocati, esulta tre volte. Nella ripresa il gran gol di Kurzawa, con Donnarumma che si fa sorprendere. Il migliore dei Bleus è Pogba che, trascinatore geniale, alla fine azzera pure i fischi. Sarà contento Mourinho.
(Il Messaggero – U. Trani)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA