C’è una probabile novità per la Nazionale: il rafforzamento del ruolo di Ventura, pronto ad aggiungere alla mansione attuale di ct quella di direttore tecnico, destinata nel disegno originario a Lippi, prima che il pasticcio della norma federale sul conflitto d’interessi, applicabile al figlio Davide procuratore, inducesse l’ex campione del mondo a declinare l’offerta del presidente della Figc Tavecchio. Il raddoppio della carica di Ventura, con annesso adeguamento dello stipendio (intorno a 1,6 milioni di euro l’anno), potrebbe anche essere anticipato, ma è ipotizzabile che segua l’esito delle elezioni per il rinnovo delle cariche federali, previste entro il 15 marzo, con l’attuale presidente favorito per la riconferma. Il ct ha demandato a Tavecchio la risposta («non spetta a me»), ma ha lasciato intendere che l’assunzione del doppio incarico rientra nella logica: incontrando nei mesi scorsi tutti i dirigenti e gli allenatori dei club di serie A e ottenendone l’assenso a fornirgli i giocatori per la Sperimentale, ha già svolto compiti non di stretta competenza di un ct. «Credo che ci sia questa volontà: se la cosa verrà fatta, sarà a breve. Finora ho fatto all’80% il dt e soltanto per il resto del tempo il ct. Ho già iniziato, perché era l’unico modo per ribaltare una situazione troppo legata al passato. Me ne sono reso conto parlando con le società: alcune avevano perplessità pregresse, le abbiamo risolte». Ventura sostiene l’urgenza del rinnovamento, del quale la squadra Sperimentale, avviata nel novembre scorso, rappresenta il cardine. Il ct rivendica l’innovazione come il più vistoso segno di discontinuità con la felice gestione precedente, improntata alla priorità delle vittorie in prospettiva Europeo: Conte, sugli stage, ebbe contrasti con la Juventus e con i grandi club. È Lippi il riferimento: «Portò nella tournée in America giocatori dei quali si diceva che non fossero da Nazionale. Invece qualcuno, l’anno dopo, diventò campione del mondo. Non tutti i miei convocati formeranno lo zoccolo duro del futuro, ma mi accontenterei di 5-6. Non posso aspettare che i veterani come Barzagli lascino la scena senza avere già trovato sostituti all’altezza. Dopo il Mondiale di Russia ci deve già essere una generazione pronta».
Ventura intende superare entrambi i predecessori, oggi impegnati nelle rispettive imprese (Conte sta dominando la Premier League e studia sul mercato l’ingaggio dell’atalantino Kessie, Lippi da ct della Cina prepara la riorganizzazione del movimento), ponendosi come pioniere: «Vicini trapiantò l’Under 21 in Nazionale. Io non posso farlo, non tutti i giovani giocano nei loro club. Ma mi piace constatare che, dopo essere venuti qui, hanno cominciato a giocare di più e meglio». Il recupero di El Shaarawy («lo aspetto») è possibile, il ritorno di Balotelli è legato anche all’imminente incontro: «Parleremo, ma lui deve chiedersi se è disposto a mettersi a disposizione della squadra e deve darsi una risposta». Le risposte più immediate arriveranno a marzo. Il 24 a Palermo si giocherà Italia-Albania: la vittoria avvicinerebbe l’obiettivo minimo nel girone di qualificazione al Mondiale 2018 – il secondo posto, propedeutico ai play-off – e permetterebbe di concentrarsi sull’obiettivo massimo: il successo in casa della Spagna, il 2 settembre, per arrivare direttamente in Russia grazie al primo posto nel gruppo, senza passare attraverso gli spareggi. Prima ci saranno le elezioni – il limite è il 15, se non verranno fissate a febbraio – e forse la novità di cui sopra. Tavecchio, nel presentare le sei aree del rinnovato Club Italia, lasciò vuota la casella del dt: ora potrebbe riempirla.
(La Repubblica – E. Currò)
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