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Rassegna stampa

Verdone: “C’è bisogno di lottare per lo scudetto”

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NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN – Una delle notti più lunghe della storia (almeno quella recente) dei tifosi della Roma è iniziata, tra mercoledì e giovedì, all’una, quando i social e le prime testate on line hanno iniziato a dare per certa la firma tra Pallotta e Friedkin. Ieri mattina, poi, con le trasmissioni in radio l’entusiasmo era palpabile e, al netto di qualche sporadico ringraziamento al presidente uscente, tutti i tifosi erano concentrati su Friedkin: programmi, idee, investimenti.

Tra chi si faceva fotografare senza veli, chi parlava di “Indipendence day ” e chi cercava on line informazioni sul patrimonio del futuro presidente, i romanisti sembravano davvero all’inizio di una nuova era. Non mancava qualche scettico, ma nell’insieme la curiosità di vedere all’opera Dan Friedkin e suo figlio Ryan era, ed è, davvero tanta.

Ed unisce tutti: gli ultras, i tifosi meno caldi, i romanisti vip, gli ex calciatori e gli ex presidente. Rosella Sensi, ad esempio, dice che «la famiglia Friedkin mi sembra seria e sono felice che il figlio seguirà la Roma da vicino. Mi piacerebbe conoscerli, cosa che non sono riuscita a fare con il presidente precedente». A mister Dan i tifosi chiedono trofei, ma anche di riavvicinare chi gestisce il club all’ambiente e chiedono, soprattutto, di non cedere i gioielli di famiglia.

Se Massimo Ghini spera, a questo punto, «nel ritorno di Smalling», sia Carlo Verdone sia Lino Banfi fanno un nome e un cognome: Nicolò Zaniolo. «Mi auguro che la Roma adesso non abbia più bisogno di venderlo», le parole di Banfi, a cui fanno seguito quelle di Verdone: «Mi auguro che l’entusiasmo del nuovo proprietario porti nel tempo a formare una squadra unita, con degli obiettivi al vertice. Per fare questo non dovrà vendere il pezzo più pregiato con un grandissimo margine di miglioramento: Zaniolo. Se non avessimo venduto giocatori che hanno vinto di tutto in altre squadre, la Roma sarebbe stata tra le cinque squadre più forti in Europa. La Roma ha bisogno urgente di lottare per lo scudetto. Altrimenti lo stadio sarà sempre più vuoto per uno sconforto che dura da troppi anni».

Se, comprensibilmente, Totti e De Rossi restano in silenzio, impegnati a costruire la nuova vita lontano da Trigoria (ma i romanisti ne chiedono il rientro), l’ex capitano Giannini ammette: «Mi auguro una gestione leggermente diversa. Sono contento del passaggio di proprietà». E, come lui, anche migliaia di tifosi.

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(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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