Rassegna stampa
Veretout, la Roma gira intorno a lui
NOTIZIE AS ROMA VERETOUT – Tutto o quasi ruota attorno a lui. A Jordan Veretout. In campo e fuori. Perché se Fonseca vorrebbe tenerselo stretto, la sua permanenza ancora non è certa. Il Napoli lo vuole, al di là del domino dei 9 (Dzeko/Milik) che con Suarez sempre più vicino a liberarsi dal Barcellona in ottica Juve, è messo seriamente in pericolo. La Roma non intende cederlo ma non lo ritiene incedibile.
Un gioco di parole che fotografa la situazione. Un mese fa nei primi colloqui tra i due club, alla valutazione azzurra di 22 milioni, la replica di Trigoria prese come punto di riferimento Allan. Della serie: non è possibile valutare Veretout meno del brasiliano. Allan è ormai una riserva mentre l’ex viola rappresenta il calciatore che vuole Gattuso per sostituirlo.
Ora che Allan è passato per 28 milioni (25+3) all’Everton, la cessione ha permesso di avere quantomeno un parametro economico sul quale regolarsi: meno di 30 milioni la Roma non tratta. E qui entra in gioco l’agente del ragazzo. Che quando viene interpellato dal sito di turno si appresta ad assicurare (e rassicurare) come il suo assistito rimarrà al 100%.
Poi, però, parla da tempo con il Napoli. Non va biasimato, fa semplicemente il suo lavoro. Che è quello di far guadagnare di più il calciatore, con il quale sabato si è intrattenuto a colloquio a Casal Palocco. Veretout alla Roma percepisce 2,4 milioni. Se De Laurentiis è disponibile ad offrirgliene 3-3,2 inizierà il pressing sul club giallorosso. Altrimenti verrà tutto derubricato con le solite illazioni giornalistiche. Il giochino è semplice. E nemmeno inedito.
Il procuratore di Jordan intende inoltre giocarsi con Fienga, a tempo debito, un jolly. Si tratta di Biraghi, rientrato a Firenze dopo l’esperienza all’Inter (scambio con Dalbert) ma di nuovo con le valigie pronte. La possibilità che il laterale (attualmente convocato in nazionale per i due impegni di Nations League: curiosità, si gioca il posto da titolare con Spinazzola) possa approdare a Trigoria, adesso che Kolarov ha salutato, è concreta. Anche con una formula vantaggiosa che ormai è molto di voga in serie A: prestito con diritto di riscatto. La Roma per ora rimane alla finestra.
Come sta accadendo con Dzeko (sempre più nervoso per lo stallo), il ragionamento è il solito: il centrocampista titolare ce l’ha. Se poi arriverà un’offerta ritenuta alquanto vantaggiosa (il francese a bilancio figura a 15,1 milioni) e in tempi ragionevoli, si andrà alla ricerca di un sostituto. Fonseca (che ha chiesto la sua conferma) amerebbe eventualmente rimpiazzarlo con Fred ma visti i rapporti a dir poco in salita con il Manchester United per Smalling (ricominciati i contatti tra le parti per il riscatto del difensore), non sembra la pista più semplice da perseguire.
In soccorso del portoghese, potrebbe inizialmente arrivare la duttilità (e la qualità) di Pellegrini che nel 3-4-2-1 (anche considerando l’arrivo di Pedro) spesso e volentieri scivolerà a centrocampo, con compiti di costruzione vicino al mediano. Del resto questa era l’idea con la quale Paulo aveva iniziato la sua avventura in giallorosso (Roma-Genoa è lì a confermarlo) prima che gli infortuni a catena e qualche difficoltà difensiva lo portassero a cambiare in corsa. Modulo, filosofia di gioco e interpreti.
(Il Messaggero – S. Carina)
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