AS ROMA NEWS VERETOUT – La tensione è altissima: la Roma è infuriata con Jordan Veretout. La separazione è scontata a fine stagione, anche a prezzi meno vantaggiosi di quanto suggerirebbe la valutazione di mercato di un bravo centrocampista. Ma José Mourinho, che si è confrontato con Tiago Pinto sul caso della festa di Montecarlo, valuta provvedimenti anche nel breve-medio periodo. Ogni scenario è aperto, al di là dell’indisponibilità momentanea che impedirà a Veretout di partecipare alla partita con la Sampdoria, scrive il Corriere dello Sport.
Il Covid party della moglie Sabrina, che si è risentita per gli inaccettabili insulti ricevuti via social ma ha candidamente ammesso di aver celebrato il compleanno in compagnia nonostante la consapevolezza di essere positiva al virus, è l’ultimo strappo di una situazione già compromessa.
Già a novembre, quando Veretout ha rotto i rapporti con il procuratore Mario Giuffredi, si era capito che il suo futuro sarebbe stato lontano dalla Roma. Il motivo dello strappo è la trattativa per il rinnovo del contratto. E il manager ha fatto causa al giocatore chiedendo un risarcimento da 3 milioni. Tiago Pinto si era detto disposto a onorare una promessa precedente alla sua gestione, prolungando l’accordo in scadenza 2024 a una cifra sui 3,5 milioni netti a stagione.
Ma Veretout, secondo quanto emerge dalle parti, ha fatto saltare il tavolo perché voleva uno stipendio più alto: dopo aver valutato i contratti di Abraham e Pellegrini, i più pagati della squadra, voleva essere trattato alla stessa maniera, ritenendo di meritare 6 milioni. Non solo. Si racconta di un colloquio privato con Mourinho, nel quale il giocatore si è sfogato esprimendo concetti duri: «Se non ci mettiamo d’accordo sul contratto, non gioco più».
All’epoca Mourinho, con grande senso di responsabilità, preferì sistemare la questione senza divulgarla, anche perché a novembre considerava ancora Veretout un titolare quasi insostituibile. Aspettando i rinforzi di gennaio ha continuato a utilizzarlo, calmandone i bollenti spiriti, convinto che fosse prioritario l’interesse della Roma.
Per tutto l’autunno gli ha manifestato fiducia a dispetto di prestazioni quasi sempre scadenti. Ma dopo l’assurda sconfitta contro la Juventus, l’ultima in Serie A prima della serie di 9 risultati utili, ha stabilito che la misura fosse colma. Lo ha schierato dall’inizio contro il Cagliari solo perché Pellegrini si era infortunato nel riscaldamento. E da quel giorno, a parte una momentanea promozione contro lo Spezia, lo ha relegato al ruolo di riserva, preferendogli il nuovo arrivato Sergio Oliveira oltre a Cristante.
Veretout insomma ha deluso la Roma in campo e fuori, dopo le prime due stagioni in cui era stato uno dei migliori e dopo un grande inizio con Mourinho, che lo aveva addirittura lanciato nella nazionale francese. Il declino è cominciato con il rigore sbagliato a Torino contro la Juventus. Ma sarebbe riduttivo associare il calo di rendimento a un unico episodio negativo. I problemi sono nati quando la discussione sul contratto è degenerata.
Forse Veretout, che oggi guadagna 2,7 milioni netti, immaginava che fuori dalla porta avrebbe trovato molti club pronti ad accontentarne le richieste economiche. Ma non è stato così. Al momento l’unica squadra interessata è il Marsiglia, che ha il mercato bloccato ma conta di ottenere il via libera dal Tas: la proposta si aggira tuttavia sui 7 milioni, che non sono moltissimi e produrrebbero una minusvalenza per il bilancio della Roma. Ma se arrivasse un’offerta di poco superiore ai 10, Tiago Pinto la considererebbe con attenzione: nella ristrutturazione della rosa, Veretout non fa più parte dei progetti tecnici dell’allenatore.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA