L’intenzione è quella di risolvere il problema, preferibilmente nell’immediato. Per la prima volta quindi comincia a muoversi su un binario parallelo il desiderio, condiviso tra le istituzioni e le tifoserie di Roma e Lazio, di risolvere il problema barriere all’interno delle curve dello stadio Olimpico. Un punto di incontro registrato grazie all’azione concreta dal Ministro dello Sport Lotti, che domani accoglierà al Viminale il dg giallorosso Mauro Baldissoni e il presidente biancoceleste Lotito per illustrare il piano studiato per la rimozione delle vetrate divisorie ancora presenti all’interno dei settori psi popolari dell’impianto capitolino.

L’accelerazione registrata negli ultimi tempi (supportata anche dal Ministro dell’Interno Minniti) si era possibile anche grazie al cambio delle poltrone registrato dopo l’avvento del nuovo governo Gentiloni, con il Ministro Lotti pronto a scendere fattivamente sul campo alla ricerca di una soluzione istantanea. Tanto che al momento non è esclusa l’ipotesi che la nuova ordinanza entri in vigore già entro la fine di febbraio. In caso di fumata bianca, dovrebbe terminare quindi la protesta dei gruppi organizzati del tifo giallorosso, che da circa due anni continuano a disertare la curva sud dell’ Olimpico in attesa della risoluzione del problema. Un successo che verrebbe condiviso anche all’interno di Trigoria, dove non è mai mancata la volontà da parte della dirigenza di proseguire l’opera diplomatica per ammorbidire la linea dura delle istituzioni intrapresa in passato dall’ex Ministro dell’Interno Alfano e dall’ex prefetto Gabrielli.

Adesso, anche grazie ai buoni rapporti tra Lotti (grande appassionato di calcio) e Spalletti, il cambiamento sembra davvero ad un passo. Ovviamente nell’incontro di domani verranno esaminate anche le condizioni necessarie alla rimozione delle barriere: l’apertura da parte delle istituzioni dovrà essere ricambiata attraverso le iniziative e il controllo dei club verso i propri tifosi, che in modo rigoroso saranno tenuti sotto costante osservazione (soprattutto per il rispetto delle norme di sicurezza vigenti all’interno dell’ Olimpico).

Ma non è finita qui. Tra oggi e domani il Viminale prenderà una decisione definitiva sull’orario del doppio derby di Coppa Italia in programma tra marzo e aprile. Nonostante la rigida attenzione mostrata in passato da questura e prefettura, entrambe le gare si giocheranno con molta probabilità nel consueto orario serale, paletto imposto anche dalla Rai (che detiene i diritti per la diretta tv) nei precedenti accordi stipulati con la Lega Calcio. Non ci sarà quindi la possibilità di applicazione della penale di due milioni che la Rai si garantita in caso di anticipo dell’orario, clausola comunque non esercitabile di fronte a motivazioni di ordine pubblico.

Nel frattempo a Trigoria lo sguardo continua ad essere rivolto verso l’orizzonte. Mentre l’assessore allo sport capitolino Frongia mette un freno alle posizioni dell’assessore all’urbanistica Berdini: («Tranquillizziamo i tifosi perché non c’è stata alcuna bocciatura al progetto del nuovo stadio»), la Roma schiera l’artiglieria pesante per tornare sulla vicenda. Da Totti («Vogliamo il nostro Colosseo moderno»), fino a Spalletti («A Roma va fatto lo stadio, famo ‘sto stadio»).

(Il Tempo – A. Serafini)



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