AS ROMA NEWS MOURINHO PSG – Con ancora negli occhi la lunga corsa di Josè Mourinho sotto al settore ospiti della BayArena, quasi in lacrime. E le due mani aggrappate alla rete di sicurezza, a scaricare tutta la tensione di una semifinale sofferta. Ma vincente. Davanti alla sua gente, compatta e fiera di avere lui come comandante, scrive La Repubblica.
Almeno fino al 31 maggio, l’unica data importante nel calendario romanista da qui alla fine della stagione. Poi per José Mourinho arriverà il momento delle decisioni. Sul suo futuro e su quello della Roma, ormai dipendente – almeno sportivamente – dalle scelte dello Special One.
Vincere e dirsi addio. L’idea sembra ormai essere la stessa messa in pratica prima al Porto e poi all’Inter. Veni, vidi, vici. Et ivi. Venire, cambiare la mentalità del club, vincere e poi salutare. Gli avvisi lo Special One li ha mandati da mesi alla proprietà americana. La voglia di progettare un futuro ancora più ambizioso, seguendo le sue indicazioni e mettendo la sua figura al centro del progetto sportivo del club.
Quasi un uomo solo al comando, circondato dai suoi trofei – esattamente come il suo sfondo del cellulare mostrato in mondovisione giovedì sera. Insieme ai suoi calciatori capitanati da Pellegrini e la sua gente. Ma con la forza di una società che lo supporti economicamente ma anche politicamente.
Quello che Mourinho si è sentito mancare sotto i piedi troppe volte nella stagione, tra le questioni arbitrali e diverse scelte di mercato sbugiardate al momento delle scelte tecniche. La voglia di Roma è sempre più forte, esternata ogni giorno a Trigoria e appena possibile davanti ai tifosi e ai giocatori. Fosse solo una questione emozionale, lui dalla Capitale non andrebbe mai via, anche oltre il contratto in scadenza nel 2024.
Forte del blocco Mou compatto e fiero alle sue spalle, come dimostrato ancora una volta a Leverkusen. Ma poi c’è chi prende le decisioni, chi tira fuori i soldi e progetta il futuro a medio lungo termine del proprio investimento. La silente famiglia Friedkin che forse ha perso tempo fa l’occasione di legare mani e piedi all’uomo di Setubal le fortune e le vittorie della Roma.
Perché il Psg continua a premere sull’acceleratore per portare a Parigi José Mourinho. Con Luis Campos che vorrebbe a tutti i costi il portoghese sulla panchina dei francesi il prossimo anno. Il dirigente non ha altri nomi sulla sua lista. Da diversi mesi proseguono i colloqui tra i due, in attesa che si delinei la situazione anche del dirigente portoghese al comando del mercato del Psg. Prenderlo significa vincere, da 25 anni l’assioma è perentorio. Una certezza ben chiara anche all’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani che nelle settimane scorse ha incontrato Mourinho nel nuovo albergo InterContinental Roma Ambasciatori Palace di Via Veneto.
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