(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) È diventato un inno alla gioia quel «voglio solo star con te», coro che ormai accompagna le partite della Roma. A Stamford Bridge ha fatto da colonna sonora alla rimonta di Dzeko. E forse non è un caso, se è vero che il coro ha origini inglesi. «Don’t take me home», non portatemi a casa, è il testo ideato in uno scantinato di Newcastle. Era il 2012, 10 dicembre, la prima volta di cui si ha notizia pubblica del coro. Non distante da Stamford Bridge, sul campo del Fulham, i Geordies–ovvero i tifosi del Newcastle – iniziarono a canticchiare: «Non portatemi a casa, non voglio andare a lavorare, voglio stare qui, bere tutta la birra, per favore non portatemi a casa». Parole riadattate e ritmo più incalzante rispetto all’originale, datato 1992, «Achy breaky heart» di Billy Ray Cyrus. «Don’t take me home» è poi diventato un must per le partite dell’Inghilterra. E non solo: i tifosi del Galles ne hanno fatto un simbolo (poi diventato un docufilm) della cavalcata fino alla semifinale di Euro 2016. A Roma, se aiutasse a passare il girone di Champions, sarebbe già tanta roba.



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