(Il Tempo – E. Menghi) Un punto divide la Juventus dallo scudetto e la Roma dalla Champions League. Con 180 minuti da giocare sembra una cosa da ragazzi per le squadre che domenica si ritroveranno faccia a faccia all’Olimpico, in uno scontro diretto decisamente più soft rispetto al passato e a quello in programma all’ultima giornata: stesso stadio, stavolta Lazio contro Inter. Il vero bivio tra la Champions e l’Europa League. Anche se tutto può ancora succedere, la volata finale si corre in tre, con un grosso vantaggio dei giallorossi che partono dal +2 sui rivali cittadini e dal +4 sui nerazzurri. Persino perdendo due gare su due rischierebbero di qualificarsi, a meno che le altre non facciano 3 punti in questo weekend ed esca poi il segno X dallo scontro diretto: questa complicata combinazione vedrebbe la Roma clamorosamente quinta, la Lazio terza e l’Inter quarta grazie al vantaggio nei due precedenti stagionali contro la squadra di Di Francesco (3-1 all’andata, 1-1 al ritorno). La verità è che la vittoria di Cagliari ha segnato un confine netto tra i giallorossi e le contendenti e addirittura Pallotta potrebbe sorridere ancor prima delle 20.45 di domenica. Se l’Inter dovesse perdere sabato col Sassuolo o se dovesse pareggiare e venisse fuori lo stesso risultato anche da Crotone-Lazio, la Roma sarebbe matematicamente già in Champions prima di scendere in campo contro la Juventus. Gli orari conteranno parecchio nella prossima giornata di Serie A e la contemporaneità su cui la Lega sta ragionando per l’atto finale potrebbe rivelarsi inutile per questo obiettivo, se lo spezzatino del calendario delle candidate alla Champions dovesse dare un’indicazione chiara con un turno d’anticipo. Di Francesco, in verità, non vuole accontentarsi del minimo sindacale per ottenere il prezioso pass e punta dritto al terzo posto, che si equivale col quarto solo per la destinazione finale, ma si distingue in positivo per soldi e storia. Chi chiuderà alle spalle di Juventus e Napoli avrà una fetta più grande dalla prima parte del market pool, oltre ai 15 milioni di euro per la qualificazione in Champions, e – come confermato dalla nuova legge italiana – la percentuale dei diritti tv verrà assegnata in base alla posizione in classifica degli ultimi 5 anni, premiando i club più costanti. La Roma lavora per arrivare al terzo posto per una storica cinquina: mai è riuscita a finire sul podio con questa continuità, dal 1981 al 1984 lo ha fatto 4 volte, vincendo pure uno scudetto, stavolta il tricolore non c’è ma allungare la permanenza tra le grandi della A sarebbe un’iniezione di mentalità. Lazio e Inter non vogliono renderle la vita facile, però, e prima di aprire il fuoco l’una contro l’altra proveranno a mantenere accesa la lotta per l’Europa vincendo le rispettive partite. I biancocelesti non hanno una trasferta semplice, il Crotone deve salvarsi e se giocasse solo in casa (23 punti su 34) sarebbe 12°, cioè fuori dai guai, ma la squadra di Inzaghi devefare bottino pieno per evitare che ai nerazzurri basti un pari all’Olimpico. Se dovessero venir fuori invece due pareggi nelle ultime due, basterebbe che l’Inter non vincesse con 6 o più gol di scarto col Sassuolo. Una cosa che è già successa e fa un po’ paura, considerando la salvezza in tasca agli emiliani: il 7-0 è uscito due volte nei 9 precedenti tra le due squadre, stavolta sarebbe una mazzata per la Lazio. Oggi i biancocelesti vantano un +41 nella differenza reti generale, +36 per i nerazzurri, se dovesse verificarsi una situazione di parità conterebbero i gol fatti e con l’attacco super della Lazio non ce n’è per nessuno: 85 a 62. Comunque vada, sarà una volata da brividi.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨