(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini/A. Pugliese) Domani sera la Roma scenderà a San Siro contro l’Inter con la testa piena di pensieri. Il vero macigno è rappresentato da un mercato che ha disorientato la gente, dimostrando come la proprietà intenda vendere subito almeno un gioiello, rimandando all’estate le altre cessioni illustri. Adesso – oltre a Emerson, già avviato verso il Chelsea – sono in bilico due pesi massimi come Nainggolan e Dzeko, per cui questo fine settimana sono attese offerte. È innegabile che psicologicamente i due giallorossi possano scendere in campo con uno stato d’animo particolare. Magari potranno essere maggiormente motivati a dimostrarsi imprescindibili, oppure no. Chissà. Ma la stessa riflessione – in prospettiva – potrebbero farla anche asset come Alisson, Strootman, Pellegrini, Bruno Peres o El Shaarawy, che sanno come la Roma in estate possa accettare buone offerte per loro. Eppure sono passati meno di 9 mesi dalla presentazione del d.s. Monchi, che aveva detto: “Qui non c’è il cartello si vende, ma si vince“.
Il Chelsea ha manifestato interesse sia per Emerson che per Dzeko. Il club giallorosso ha separato le trattative, che per il brasiliano ormai è bene avviata ed è pronta ad essere chiusa intorno ai 20 milioni più 5 di bonus nei primi giorni della prossima settimana. Diverso il discorso per Dzeko. Al centravanti è stato comunicata la disponibilità della Roma a venderlo e lui ne è rimasto dispiaciuto. La sua famiglia in città si trova benissimo, sua figlia è nata da pochi mesi e non molto tempo fa ha comprato anche casa. Il lavoro sottotraccia è cominciato, col Chelsea pronto a offrire 25 milioni, con la Roma che ne chiede 35 e quindi con la soluzione che potrebbe essere trovata a 30 più bonus. A “salvare” Dzeko c’è però la mossa Nainggolan: nel fine settimana riprenderanno i contatti coi mediatori che lavorano al trasferimento (gradito) del belga all’Evergrande per una cifra di circa 50 milioni. Cosa occorre? Che il governo autorizzi il pagamento della «luxury tax», imponendo però alla società di Guangzhou e a quella di Pechino di non farsi più la guerra a colpi di milioni da esportazione.
Per la Roma arriverà una pioggia di denaro che sarà parzialmente reinvestito. Ricevuto il no al prestito di Darmian, ai giallorossi è stato offerto in prestito dal Chelsea il centravanti Batshuayi, che però non potrebbe essere utilizzato in Champions. Più logico sarebbe investire Schick e Defrel del ruolo di centravanti e andare sul mercato per comprare quell’esterno destro d’attacco che manca a Di Francesco. Il nome che si sussurra è quello di Berardi, ma per il momento – detto che piace anche Coric – è tutto prematuro.
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