Il colpo la Roma lo fa oggi, giorno in cui Kostas Manolas diventa al 100% un calciatore della Roma: chissà se così il greco si metterà l’animo in pace e tornerà a regalare un paio di sorrisi in fila ai suoi compagni. Luciano Spalletti però l’acquisto se l’aspettava ieri, un centrocampista che avrebbe completato il reparto e compensato la partenza di Vainqueur, finito al Marsiglia in prestito gratuito con diritto di riscatto. Niente da fare, alla fine di una giornata in cui Walter Sabatini ha cambiato rotta per almeno quattro volte, salvo restare con il cerino in mano.
ULTIMO WALTER? – E sì perché la notte tra martedì e mercoledì non aveva portato buone notizie sul fronte Wilshere, così il d.s. aveva riallacciato i discorsi con la Dinamo Kiev per Belhanda e chiacchierato con il Genoa di Rincon. Poi la (presunta) svolta: all’ora di pranzo Wilshere dice sì alla Roma e a Franco Baldini, uomo chiave dell’operazione. Peccato che Roma e Arsenal non riescano a trovare l’accordo sull’ingaggio e il giocatore decida di restare in Inghilterra (Bournemouth). Altro giro: la Roma prova col Lione uno scambio Iturbe-Grenier. Niente da fare, tanto che l’attaccante resta a Trigoria e a quel punto libera Ricci per il Sassuolo. Nel frattempo Rincon non è più d’attualità e Belhanda è ormai sfumato. E così il mercato estivo, l’ultimo dell’era Sabatini, si chiude senza il botto annunciato. Un 31 agosto complicato, simbolo di una campagna che la sconfitta nel playoff Champions ha reso una salita impossibile da scalare nei pressi del traguardo. E che, conti alla mano, mettendo dentro i riscatti di Rudiger ed El Shaarawy oltre all’investimento Gerson, si chiude con un passivo di circa sei milioni nel bilancio tra entrate (56) e uscite (61,3).
(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)
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