AS ROMA NEWS LECCE ZALEWSKI – Dieci partite, tutte d’un fiato. Da qui al 13 novembre, che poi è il giorno di Roma-Torino, ultima fatica prima della lunga sosta per il Mondiale. Dieci piccole sfide personali, per tornare ad essere decisivo come nella scorsa stagione e mettere un’ipoteca definitiva sulla convocazione proprio per la rassegna iridata che si giocherà dal 20 novembre in Qatar, scrive La Gazzetta dello Sport.
Per Nicola Zalewski inizia una nuova vita, magari anche solo per un po’: terzino destro, come successo già giovedì sera con il Betis Siviglia, quando dopo l’infortunio a Celik è stato spostato dall’altra parte. Una situazione tattica su cui Mourinho lavorava da un po’ (era stata provata, ad esempio, anche la scorsa settimana prima della sfida con l’Inter), ma che ora diventa inevitabilmente una necessità.
Con Celik e Karsdorp entrambi ai box per infortunio, Mou non ha altre soluzioni se non spostare lì proprio il giovane esterno polacco. Uno che nasce trequartista di sinistra e che poi dallo scorso anno ha imparato a giocare anche esterno a tutta fascia, all’occorrenza anche terzino. Sempre a sinistra, però, che poi è la fascia dove è cresciuto, perché quando giocava trequartista (nelle giovanili) da lì rientrava con il piede destro.
Adesso si tratta di adattarsi dall’altra parte, un fattore che lo aiuterà anche nella maturazione e lo completerà come bagaglio tecnico-tattico. “Zalewski può giocare un po’ ovunque, si è trasformato in un bel giocatore – ha detto Mourinho mercoledì scorso –. Nicola gioca anche in Nazionale e la Polonia non è certo una selezione di basso livello. Per noi è un giocatore importante, a prescindere che stia in campo o in panchina”.
Adesso il problema non c’è più, starà in campo, anche se poi bisognerà vedere se riuscirà a giocare ben dieci partite in 35 giorni. Certo, i suoi 20 anni depongono a suo favore, ma se ogni tanto Mou vorrà farlo riposare o girerà lì Spinazzola (mettendo dentro Viña a sinistra) o ci adatterà El Shaarawy, un altro però che ama giocare dall’altra parte, a sinistra.
In queste dieci partite, però, Zalewski si gioca tanto. C’è infatti da strappare la convocazione per il Mondiale, anche se gli spifferi che arrivano dalla Polonia ci dicono che il c.t. Czesław Michniewicz creda ciecamente nelle sue qualità. Meglio però essere sicuri e metterci un timbro. Di qualità, ovviamente.
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