Nicolò Zaniolo, Bryan Cristante

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Quattrocento giorni dopo di nuovo Nicolò Zaniolo. Tanto tempo, più di un anno, è trascorso da quando il numero 22 della Roma aveva segnato l’ultimo gol in giallorosso, in casa della Spal. Era il 22 luglio del 2020, quasi un anno prima, il 2 novembre 2019, l’ultima rete invece all’Olimpico, contro il Napoli, scrive La Gazzetta dello Sport.

Era in uno stato di grazia, il ragazzo arrivato dall’Inter nel silenzio generale nel 2018 nell’affare Nainggolan, poi a gennaio 2020 la vita gli cambia per sempre. La rottura del crociato contro la Juventus, la rieducazione in piena pandemia, il ritorno in campo, il nuovo infortunio a settembre in Olanda con la Nazionale. Due anni da incubo che Nicolò, adesso, sta chiudendo del tutto.

Ieri il ritorno al gol contro il Trabzonspor sotto la sua amata curva Sud, tra un paio di giorni la convocazione in Nazionale per mettersi, davvero, tutto alle spalle: «Allenarmi con i campioni d’Europa mi aiuterà». Forse in azzurro ci sarà anche Lorenzo Pellegrini che Mourinho, a gran voce, vuole blindare: «Deve firmare subito il rinnovo».

Il capitano è stato quello che più a lungo ha abbracciato Zaniolo dopo il 2-0. Chissà quante volte Nicolò ha immaginato, in questi lunghi mesi di lavoro dopo l’operazione in Austria, il Covid e la riabilitazione tra Roma e Pontremoli, il ritorno al gol (quello di ieri è il numero 15 in giallorosso, undicesimo all’Olimpico), chissà a quanti modi di esultare diversi aveva pensato. E invece, quando il pallone è finito alle spalle del portiere, Zaniolo non ha avuto la forza di fare niente.

Ha riso (tanto), si è commosso (un bel po’) ed è rimasto a terra, prima di essere sommerso dall’affetto dei compagni. E dello stadio, che quando è uscito dal campo, lui che dopo Champions e Europa League ha segnato anche nella neonata Conference, gli ha riservato la standing ovation. «Sei il nostro orgoglio, non ci sono parole», ha scritto su Instagram la sorella Benedetta. Il suo scudo, insieme a mamma Francesca e papà Igor, in questi infiniti mesi senza gol e con la complicata vicenda personale (le discussioni con l’ex fidanzata e la recente paternità) dietro le spalle.

Le parole, invece, le hanno trovate prima lui e poi José Mourinho: «Dopo il gol ho pensato a tutto il mio percorso, all’anno in cui i compagni giocavano e io no, ai tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Questo per me è un nuovo inizio, ho passato il momento più buio della mia vita ma ora sono felice di come sto diventando», ha ammesso Nicolò.

Per Mou, invece, il ragazzo «è sereno e in fiducia. Il gol è un dettaglio, magari bello, ma la cosa importante è che sta giocando bene, non ha paure o limiti. E’ felice, e se andrà in Nazionale lo sarà ancora di più. Gli ho chiesto se avesse bisogno di due giorni di vacanza e mi ha detto di no. Ovviamente a Salerno non giocherà (è squalificato, n.d.r. ) ma mi ha detto che vuole stare con la squadra. E questo significa qualcosa».

Significa, la conferma di Zaniolo, «che in vacanza ci sono stato anche troppo», e significa, soprattutto, che la Roma, sta costruendo un gruppo basato sull’empatia tra Mou e i giocatori. Per questo le parole del portoghese su Lorenzo Pellegrini, il capitano, sono nettissime: «Deve firmare il rinnovo il prima possibile. Se non va in Nazionale firma in questi giorni, altrimenti quando rientra. Così siamo tutti felici perché è importante per noi, adesso e nel futuro. Lui è fantastico con il club e il club è fantastico con lui. La firma deve arrivare subito». A costo di portare lui stesso la penna, Mourinho ha emesso la sua sentenza. Pinto e gli agenti del giocatore faranno in modo di accontentarlo quanto prima.



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