Zaniolo, Europeo in bilico. Fink: “Nessuna fretta”, ma Mancini spera ancora

NOTIZIE AS ROMA INFORTUNIO ZANIOLO – Questione di vetrina. Il recupero che attende Nicolò Zaniolo corre il rischio di essere il più «osservato» degli ultimi anni. Come è stato già annunciato a caldo, l’intervento al ginocchio sinistro a cui è stato sottoposto due giorni fa il giocatore della Roma è andato perfettamente, ma sul ritorno in campo si andrà con i piedi di piombo.

Certo, ieri il c.t. Mancini ha detto di aver chiamato Zaniolo e di averlo sentito soddisfatto (“Mi ha detto che sta bene e sta recuperando”), ma il professor Christian Fink, che lo ha operato a Innsbruck, ha ammonito il ragazzo sul fatto che non bisognerà avere alcuna fretta. Morale: nessuno ha escluso che Zaniolo – che oggi lascerà la clinica per andare in hotel – possa tornare in sei mesi, ma si valuterà in corso d’opera, anche se, impiegando più tempo, il rischio che il talento azzurro salti l’Europeo si farebbe più concreto. In ogni caso, la famiglia e la Roma hanno le idee chiare: non vogliono correre rischi.

Ovvio che i tifosi siano attenti ai messaggi che giungono dall’Austria, e in questo senso Zaniolo sparge ottimismo: «Conto alla rovescia per tornare a fare ciò che amo, cioè giocare con la maglia della Roma», ma la situazione va monitorata. Ed in prospettiva potrebbero esserci problemi non solo per Zaniolo.

Lo spiega il dottor Manara, medico giallorosso. «Nicolò sta bene, l’intervento è stato eseguito correttamente e l’evoluzione è ottima – dice al sito del club –. Venerdì tornerà in Italia. Sul recupero non verrà messa alcuna pressione su Nicolò. In ogni caso, l’altra volta non è stato affrettato nulla. Il giocatore è stato sottoposto a luglio a una serie di controlli che ne hanno certificato l’idoneità a riprendere l’attività sportiva. Non c’è correlazione con l’intervento chirurgico subito all’altro ginocchio, motivo per il quale non si può parlare di recidiva. Ci sono però delle pubblicazioni scientifiche, legate ad atleti nella stessa fascia di età di Nicolò, che dimostrano un’elevata probabilità di subire lo stesso infortunio all’altro ginocchio. In generale, non posso non manifestare una certa preoccupazione per un calendario così intenso. Ed è ovvio che, riducendosi allenamenti e recuperi, aumentino i rischi d’infortunio». Il calcio italiano farà bene a prepararsi.