Nicolò Zaniolo

AS ROMA NEWS ZANIOLO – Prima la paura e poi la fuga. Nel mezzo la villa vuota di Casal Palocco, luogo dell’aggressione subita da Nicolò Zaniolo domenica notte dopo la sconfitta della Roma al San Paolo. Sono quasi le 2 di notte e il calciatore mentre rientra a casa incontra un gruppo di tifosi giallorossi che inizia ad insultarlo e inseguirlo minacciandolo di morte, scrive La Repubblica.

Una scena che mette paura al calciatore che si chiude dentro casa e chiama la polizia. L’arrivo delle forze dell’ordine è immediato, ma dei facinorosi non c’è più traccia. Il calciatore ieri mattina, spaventato dall’accaduto, è tornato nella sua La Spezia per ritrovare la serenità perduta, dopo le ultime ore da incubo nella capitale.

L’episodio arriva al culmine di un weekend da dimenticare per Nicolò Zaniolo, iniziato con le parole dure di José Mourinho in conferenza stampa («è un mese che vuole andare via» ha detto il tecnico prima del match con il Napoli) e continuato con gli striscioni esposti in giro per la città sabato sera. «Traditore, vattene» , il tono minaccioso di diverse scritte ingiuriose anche nei confronti della madre.

Un’escalation di rabbia e violenza innescata dopo la richiesta di cessione e il rifiuto perentorio del ragazzo a trasferirsi al Bournemouth. L’offerta degli inglesi era buona, per lui e per la società, ma l’attaccante ha ritenuto che la squadra non fosse abbastanza per lui. Comportamenti egoistici che hanno rotto l’idillio con i tifosi della Roma, sfociato in violenza domenica notte. Tutto troppo, anche per il calciatore che proprio ieri mattina ha cancellato la dicitura “Football player of As Roma” sul proprio profilo Instagram, lasciando solo la più generica definizione “atleta”. Scelte di vita che obbligatoriamente si intrecciano alle decisioni drastiche del suo club.

«Fuori dal progetto tecnico fino alla fine del contratto». La pietra tombale all’avventura di Zaniolo con la maglia giallorossa l’hanno voluta mettere direttamente i Friedkin. Dopo una giornata di riflessioni e confronti è arrivato l’ordine dall’alto. Fuori, senza possibilità di ripensamenti. Perché per la proprietà c’è una sola regola non negoziabile: la Roma deve avere la priorità su tutto. E Zaniolo nelle ultime settimane l’ha disattesa diverse volte. Rifiutare di allenarsi e di giocare sono manchevolezze troppo gravi per chi, fin dal momento dell’acquisto della società giallorossa, ha messo il club al di sopra di tutto.

«Giocare per la Roma deve essere un privilegio» è il mantra che ripetono i Friedkin e Zaniolo ha dimostrato più volte di non vederlo come tale. Da qui la decisione drastica che porterà nei prossimi giorni a provvedimenti disciplinari. Tutti ancora da definire proprio perché il pugno dovrà essere durissimo ma in linea con le regole. Si studieranno le carte e le possibili reazioni legali del calciatore prima di passare alle vie di fatto, per non incappare in un’altra causa di lavoro come avvenuto nelle settimane scorse con Karsdorp.

In più i Friedkin non intendono negoziare nemmeno con l’entourage del giocatore: se addio deve essere, lo sarà sempre alle condizioni della Roma. Anche questa estate servirà un’offerta da 30 milioni per poter lasciare, altrimenti sarà un fuori rosa fino al 2024. Una linea durissima che però dovrà fare i conti con la realtà di mercato, molto al di sotto della valutazione fatta dalla Roma.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨