Rassegna stampa
Zaniolo, il ko e poi il ribaltone: a Ferrara è il convocato di scorta
NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Zaniolo rimane a guardare. Anzi no. Cronaca di un pomeriggio alquanto singolare. Alle 18.03 di ieri, Fonseca annuncia il forfait di Nicolò: «Non ce la fa ancora a tornare tra i convocati. Non è però giusto quello che si scrive sul suo conto. Chi mi conosce sa che dico sempre la verità e certe notizie non sono vere. Non c’è alcun problema con lui. Se ho detto che ci ho parlato e che non ci sono problemi, vuol dire che è la verità. In questo momento è veramente infortunato».
Un’assenza, quella annunciata inizialmente, che ha l’effetto di calmierare gli animi e sgomberare il campo dalle illazioni per la mancata convocazione contro l’Inter. Difficile immaginare infatti che per un problema al polpaccio, pur lieve che sia, un calciatore possa recuperare in tre giorni. Alle 19,45 arriva però la clamorosa retromarcia. Si fa male Under, Zaniolo – quello che poco prima era stato definito «veramente infortunato» – torna nella lista delle convocazioni per la Spal.
Arriva puntuale la precisazione di Fonseca: «Purtroppo si è fermato Cengiz. Così ho chiesto a Nicolò se se la sentiva di partire. Ha sostenuto un test che ha dato risposte migliori e ho deciso di portarlo». Un’inversione ad U, un boomerang. E che soprattutto ha l’effetto di riaccendere le luci su un caso che faticosamente la Roma stava cercando di spegnere. Zaniolo di sera ha postato una frase sibillina. «Il rumore più forte è il silenzio di chi non risponde». E anche la mamma, Francesca: «Il silenzio degli innocenti…».
Bignami dell’ultima settimana: dissidio in campo con Mancini nella gara contro il Verona, proseguito negli spogliatoi; conferma indiretta di Veretout del disappunto del gruppo in tv; reprimenda pubblica di Fonseca; colloquio privato tra calciatore e allenatore. Nel post-gara contro i gialloblù, una lunga telefonata tra l’agente del ragazzo, Vigorelli, e il Ceo Fienga.
Una situazione deflagrata 7 giorni fa e che ora questo balletto sulla convocazione anziché sopire, riaccende. Kluivert – benché ormai sul mercato, non convocato per scelta tecnica e out ormai da 4 gare – è stato un caso rientrato nel giro di 48 ore. È altrettanto vero che la situazione nella quale versa il club (senza ds e con Pallotta che ha ammesso di voler cedere) ha creato un vuoto, una mancanza di punti riferimento con Fonseca che fatica da solo a gestire il tutto. Zaniolo poi ci ha messo del suo, con qualche comportamento sbagliato.
Al netto di quanto accaduto col Verona, la settimana prima di rientrare in squadra (più o meno un mese fa), ad esempio, allenandosi con la Primavera aveva abbandonato la partitella dopo un paio di passaggi sbagliati, lasciando basiti i ragazzi di Alberto De Rossi. Atteggiamenti che in un gruppo non passano inosservati. Al quadro tracciato manca la voce della società. Off record da entrambe le parti arrivano rassicurazioni sul fatto che Zaniolo quest’estate non partirà. Di certo se ne (ri)parlerà nel prossimo colloquio con Fienga, richiesto da Vigorelli.
(Il Messaggero)
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