Luciano Spalletti

NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Ogni gol una coltellata, questa è la verità. Perché Nicolò Zaniolo per l’Inter è come la fidanzatina delle scuole medie che poi perdi di vista. E quando la rivedi in tv, è perché gli stanno mettendo in testa la corona di Miss Italia. Per carità, le attenuanti generiche vanno riconosciute a tutti. E’ stata una scelta, le scelte si fanno e si sbagliano. Solo che questa, quanto più passa il tempo, tanto più assume i contorni di una beffa.

“Noi tifosi potevamo non accorgerci del talento di Zaniolo, ma c’è chi è pagato per farlo”: così, più o meno, il mood generale. E così adesso qualcuno punta il dito nei confronti del direttore sportivo Piero Ausilio, e c’è chi invece se la prende con Luciano Spalletti. Zaniolo nella Primavera dell’Inter fa oggettivamente molto bene, ma non al punto di pensare a un’esplosione così immediata, almeno questo nei giudizi del club nerazzurro. E’ il passaggio necessario per capire le puntate successive.

E’ infatti in uno scenario simile che nel giugno 2018 nasce l’affare che, riletto oggi, suona come incredibile. La Roma vuole vendere Nainggolan, Spalletti chiede con forza di portare il belga a Milano come bonus di riconoscimento per la Champions League centrata. L’Inter allo stesso tempo ha bisogno di monetizzare le cessioni di molti dei protagonisti della Primavera 2017-18, per raggiungere i 45 milioni di euro di plusvalenza necessaria in ottica fair play Uefa.

Così ecco l’incastro magico, anzi diabolico. Monchi chiede Radu, Colidio e Zaniolo ad Ausilio, l’Inter cede sul terzo nome, di fronte alla minaccia della Roma di mandare all’aria l’affare. E non potendo inserire una clausola di recompra, l’Inter ottiene almeno il 15% del prezzo della futura vendita. Magra consolazione.

(Gazzetta dello Sport)



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