Rassegna stampa
Zaniolo, l’ora più dura
NOTIZIE AS ROMA INFORTUNIO ZANIOLO – Ha perso il sorriso e non poteva essere altrimenti. Ma chi conosce bene Nicolò Zaniolo teme che la notte della seconda rottura del legamento crociato — il 12 gennaio quello del ginocchio destro, lunedì quello sinistro — abbia lasciato una ferita ancor più dolorosa di quella fisica. Dopo il primo infortunio «Nicco» si sarebbe fatto operare nello spogliatoio dell’Olimpico.
Era un leone in gabbia, voleva guadagnare anche un’ora per recuperare più in fretta possibile e sognare di andare agli Europei così come Francesco Totti aveva fatto al Mondiale 2006, poi vinto dagli azzurri. Adesso il timore è qualcosa che si è infilato sotto pelle e ha una cattiveria subdola. Due infortuni del genere a 21 anni fanno venire i peggiori pensieri e per scacciarli c’è bisogno dell’aiuto della famiglia e degli amici, oltre che quello del club per cui si gioca. E almeno di un paio di giorni in più per decidere il prossimo passo, quello dell’operazione.
Ieri Zaniolo si è presentato presto a Villa Stuart, senza stampelle ma zoppicando. Gli esami sono stati impietosi: rottura completa del legamento anteriore del ginocchio sinistro. Prognosi: sei mesi. Morale sotto i tacchi affidato a un post su Instagram: «Per le tantissime persone che mi stanno chiedendo come sto: ho svolto le visite di rito che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro! Ringrazio tutti quanti, sia tifosi della Roma che non, per il supporto… tornerò presto».
Prima la Roma ha confermato attraverso un tweet e fissato per stamattina l’operazione a Villa Stuart, affidata al professor Mariani come nella prima occasione. In serata il cambio di programma: si aspetterà come vuole il ragazzo. L’entourage di Zaniolo ha pensato anche a un viaggio negli Stati Uniti dal professor Freddie Fu, che ha operato Ibrahimovic e Calafiori.
Nicolò si è fatto male in tutti e due i casi senza responsabilità diretta di un avversario. Gli infortuni sono arrivati prima del contatto con De Ligt e con Van de Beek. «Ho sentito una frustata», ha raccontato a papà Igor, dando la colpa a una «buchetta» sul terreno dove si è infilata la punta della scarpa. Chi segue Nicolò garantisce che non è un fanatico della palestra e dei pesi. La forza fisica è nel suo Dna, non è artificiale. Ma il punto di forza, come è successo in passato per Ronaldo il Fenomeno, può essere anche la dannazione.
La Roma perde per sei mesi un leader in campo. Impossibile sostituirlo: servirebbe un calciatore da 60 milioni, cioè il valore minimo che veniva dato a Zaniolo in risposta ai corteggiamenti di molti club. Sono usciti i nomi di Callejon e Bernardeschi. Il primo è stato smentito e il secondo non è mai stato trattato. È vera invece la voce sul russo Kokorin come vice-Dzeko. Bel giocatore ma con un carattere impossibile che gli ha causato problemi anche con la giustizia.
(Corriere della Sera – L. Valdiserri)
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