AS ROMA NEWS ZANIOLO – Domani saranno passati 1159 giorni dall’ultimo gol di Nicolò Zaniolo all’Olimpico in serie A, il 2 novembre del 2019 contro il Napoli. Non suona meglio dire 3 anni, 2 mesi e 2 giorni, perché si tratta sempre di un’eternità per un calciatore con le sue potenzialità, che davanti ai propri tifosi ha trovato il gol in Conference League lo scorso anno e in Europa League in questa stagione, ma mai più in campionato dove è riuscito ad andare a segno solo lontano da casa, scrive il Corriere della Sera. E se il 2022 lo ha consegnato alla storia romanista come il calciatore che ha regalato ai giallorossi la Conference League, il 2023 dovrà essere quello della definitiva consacrazione e (forse) del rinnovo del contratto.
Per entrambi gli obiettivi ci sarà bisogno di prendere una maggiore confidenza con il gol, magari già da domani pomeriggio (ore 16.30, arbitra Santoro) all’Olimpico contro il Bologna: nella scorsa stagione ha segnato complessivamente 8 reti in 42 partite, in questa appena 2 in 14 gare. “Che il 2023 sia l’anno di Zaniolo e Chiesa”, ha detto nei giorni scorsi il c.t. della Nazionale, Roberto Mancini.
Un augurio che i tifosi romanisti si sentono di condividere per metà, quella che riguarda il giallorosso, ancora alla ricerca di una definitiva identità dal punto di vista tattico. Nelle ultime prove Mourinho lo ha provato al centro dell’attacco al posto di Abraham, un utilizzo di emergenza che difficilmente sarà ripetuto in campionato.
“Zaniolo ha qualità per fare la mezzala, l’esterno d’attacco, la mezza punta e nelle ultime partite ho visto progressi anche nella capacità di giocare con la squadra”, ha detto Mancini, tra i primi a credere in lui chiamandolo in azzurro quando ancora non aveva esordito in serie A.
Sul fronte contratto la situazione è ancora in stallo. Zaniolo aspetta da mesi una chiamata e anche se il suo agente Vigorelli ha un ottimo rapporto con Pinto, più passano i giorni e più l’ipotesi di un rinnovo si complica. La Roma (i Friedkin) prima di offrirgli lo stipendio (da top) che chiede vorrebbe delle risposte sul campo, ma con l’avvicinarsi della scadenza (giugno 2024) si avvicinano anche società che puntano a prenderlo a parametro zero o pagandolo molto di meno rispetto al suo valore di mercato: lui non parla ma si concentra sul campo. Mourinho apprezza, e spera che già domani col Bologna cominci a fare la differenza.
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