AS ROMA NEWS MILAN ZANIOLO – Nei giorni in cui il calcio italiano piange Gianluca Vialli, un vecchio racconto di Igor Zaniolo – papà di Nicolò – fa rotolare il passato nel domani di Milan-Roma. Igor, talentuoso baby della Primavera della Sampdoria, riceve in dono da Luca le calzature da calcio che il campione indossa. Un talismano, chissà, forse un testimone di staffetta da lasciare in eredità al quel figlio misterioso che un giorno sarebbe arrivato. Le scarpette, però, finiscono sottratte da chissà chi, scrive La Gazzetta dello Sport.
In compenso, però, Igor ha visto le sue speranze prendere carne e sangue in Nicolò, che come potenza per certi versi ricorda proprio Vialli. La sfida di San Siro, perciò, in casa Zaniolo si può preparare anche così, con lo sguardo rivolto al passato, sperando in un avvenire luminoso.
Nessuna sorpresa, perciò, che ieri l’attaccante giallorosso abbia intensificato le terapie al ginocchio destro, svolgendo solo parzialmente il lavoro in gruppo. Mercoledì, infatti, una botta ricevuta gli aveva tolto parzialmente la sensibilità alla parte, ma tutto è rientrato in fretta, senza neppure svolgere accertamenti strumentali. Non nascondiamolo: Zaniolo ci terrebbe tantissimo a giocare domani a San Siro contro il Milan perché, da predestinato, si ritiene uomo degno delle grandi sfide.
Per il ragazzo cresciuto nel mito di Kakà, poi, il rossonero significa entrare in un vero e proprio libro di mitologia. Non è un caso che lo scorso anno, in una intervista rilasciata a Sportweek, nonostante la sconfitta rimediata a San Siro, abbia detto: “Ecco, tra gli obiettivi raggiunti in questa stagione c’è la nostra partita insieme. Hanno vinto loro 3-1, ma per me è stata comunque bellissima. Io ho coronato un sogno. Non ho avuto il coraggio di avvicinarmi, mi sono vergognato. Ma l’ho studiato da lontano: per l’approccio alla partita, per come si muove da leader carismatico, Ibra è un fenomeno. E sono contento che abbia vinto lo scudetto, lui ha riportato in alto il Milan e se lo meritava”.
La voglia di scalare il cielo, in realtà, ce l’ha anche Nicolò. Per questo da mesi si dice che, qualora l’attaccante non rinnovasse il contratto con la Roma, il club rossonero sarebbe uno degli approdi graditi e possibili. In questo momento, però, è presto per parlarne, anche se le sirene continuano a cantare per lui pure in Europa (Atletico Madrid e Borussia Dortmund). Zaniolo, però, sa bene come il suo rendimento offensivo debba crescere, soprattutto in fase realizzativa.
Le due sole reti segnate finora (una in campionato e una in Coppa), unite ai tre assist, sono poche per un giocatore del suo talento e delle sue ambizioni, così come l’apporto in attacco complessivo evidenziato dai dati che pubblichiamo sopra. Ma se un secolo fa i ragazzi del ‘99 hanno scritto la Storia dei Grandi, quelli del Novecento, come Zaniolo e Leao, possono almeno brillare in quella minima destinata agli eroi del pallone. I tifosi di Roma e Milan, in fondo, non aspettano altro.
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