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Rassegna stampa

Zaniolo: pesi, sudore e volontà al top. Così vuole ridare forza alla Roma

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Se a qualcuno è venuto anche il minimo dubbio sulla sua tenuta fisica e atletica eccolo servito. Basta vedere la foto pubblicata due sere fa da Nicolò Zaniolo per capire quanto il gioiello della Roma abbia lavorato a secco anche in questi (quasi) sette mesi di assenza a causa del secondo infortunio al ginocchio, questa volta il sinistro (a gennaio aveva invece ceduto il destro), scrive La Gazzetta dello Sport.

«Nessun giorno libero». Più che uno slogan, quasi un manifesto. È il post con cui lo stesso Zaniolo ha accompagnato quella foto fatta in casa sua proprio mentre si allena con i pesi, a petto nudo e con i calzoncini alzati. Una postura tipica dei calciatori, che testimonia però abbastanza chiaramente come il tono muscolare della gamba sinistra (esattamente come quello della destra) non sia affatto andato giù. Insomma, quasi un ironman. E proprio come per gli ironman, non esistono giorni liberi. Soprattutto se poi vuoi arrivare il prima possibile al sospirato traguardo.

Zaniolo sta ovviamente contando i giorni, sa che quel traguardo è lì, oramai a un soffio. E, ovviamente, non vede l’ora di tagliarlo. Perché tornare in campo sarà come rinascere. Per l’ennesima volta, verrebbe da dire, ma pazienza, l’importante è rialzarsi sempre. Anche più forti di prima.

Così se i lavori a casa procedono senza pausa nella palestra che ha allestito sulla terrazza (e dove ci sono tapis-roulant, cyclette, elastici, pesi, fit-ball, il tappeto elastico e attrezzi specifici al recupero funzionale), quelli in campo stanno seguendo la tabella di marcia studiata insieme allo staff medico della Roma e al professore Cristian Fink, il chirurgo austriaco che lo ha operato lo scorso 13 settembre a Innsbruck, nella clinica Gelenpukt.

Insomma, Nicolò non si ferma davvero mai e forse è anche giusto così, considerando che i due infortuni lo hanno «fermato» anche troppo nell’ultimo anno e mezzo. «Un marine», lo definisce chi lo conosce bene e lo vede faticare praticamente tutti i giorni.

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Il traguardo, dunque, è proprio lì e Nicolò potrebbe tagliarlo già il 10 aprile, a Firenze, proprio contro quella Fiorentina che lo ha allevato e lasciato andar via quando era ancora un adolescente. Lì quel giorno giocherà la Primavera di Alberto De Rossi, a cui potrebbe appunto aggregarsi anche Zaniolo.

Un test attesissimo, dopo che una settimana fa è arrivato l’okay di Fink per cambi di direzione, scatti e tiri in porta. Poi, dopo il primo test il chirurgo austriaco lo rivisiterà, per verificare anche la tenuta definitiva del ginocchio e come ha risposto – eventualmente – alle prime importanti sollecitazioni agonistiche. Con un’accortezza, però, perché dopo le due rotture che ha dovuto affrontare in questi ultimi 15 mesi Nicolò dovrà seguire sempre un programma personalizzato. Prima e dopo ogni allenamento, prima e dopo ogni partita.

Insomma, con quella massa muscolare che si ritrova (e che si vede, appunto, anche dalla foto) bisognerà fare massima attenzione. Anche per il valore di quei muscoli, di quei legamenti, di quelle strutture. Zaniolo dovrà fare dei lavori specifici prima di ogni sforzo atletico, mentre nel post ci saranno esercizi di scarico e di allungamento. «Try harder than yesterday», ha scritto ieri in una delle sue storie, dove si vedeva appunto la palestra allestita nella terrazza della nuova casa al Torrino, zona Eur. E sarà esattamente quello che dovrà accompagnare ogni suo giorno. «Prova ancora più duramente di ieri».

Come dire, ma fermarsi, mai guardarsi indietro. O, almeno, mai più, vista la fatica, il dolore e la sofferenza. La massa muscolare sembra nuovamente quella giusta, adesso bisognerà lavorare su elasticità e velocità. Ma la fatica non sarà di certo un problema. Perché quella vera di fatica Nicolò se l’è già lasciata alle spalle. Adesso si tratta solo di arrivare il prima possibile al traguardo, per poi rimettersi a disposizione di Fonseca. Che, c’è da scommetterci su, non vede l’ora di riabbracciarlo. In campo, ovviamente.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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