CALCIOMERCATO AS ROMA ZANIOLO – La storia è nota e parte da tre premesse: Nicolò Zaniolo ha chiesto di essere ceduto in questa sessione di mercato, la società giallorossa si è detta disponibile a valutare e possibili pretendenti hanno cominciato a sondare la situazione. Per adesso, però, le concordanze si fermano qui, visto che le tre parti hanno scoperto di avere quel muro davanti che non consente di avanzare, scrive La Gazzetta dello Sport.
Zaniolo sembra essere psicologicamente alla frutta, tanto che – senza fare a braccio di ferro – la società ha accettato l’idea di non convocarlo per la delicata trasferta contro lo Spezia in programma oggi pomeriggio, nonostante ieri il giocatore si sia regolarmente allenato. In ogni caso, fin quando il caso non si risolverà – oppure fin quando il mercato non chiuderà – Mourinho ha convenuto che l’attaccante pare impossibile da utilizzare per avere un rendimento all’altezza della situazione. E qui comincia la discesa verso il vicolo cieco.
La Roma, infatti, ha fissato un prezzo base di 40 milioni trattabili – a 30 milioni si può chiudere – ma pur aprendo al prestito vuole avere la certezza di incassare questa somma e fare una buona plusvalenza, non dimenticando che il quindici per cento sarà da girare all’Inter, come stabilito nel 2018. Tutti i club che si sono presentati finora, però, offrono solo il diritto e non l’obbligo di riscatto, se non a determinate condizioni. Quali sono pretendenti rimaste? In ordine non casuale: Tottenham, West Ham e Leicester. Ma c’è anche il tentativo di offrirlo ai paperoni per eccellenza, cioè il Psg, anche se per ora paiono freddi. In ogni caso l’attaccante ha già espresso la propria scelta: vuole andare alla corte di Antonio Conte.
In effetti gli “Spurs” sono quelli che premono di più sull’acceleratore (si fa per dire), tant’è vero che anche ieri c’è stato un nuovo contatto fra il responsabile del mercato dei londinesi, Fabio Paratici, e Claudio Vigorelli, agente del giocatore. La situazione, però, resta di stallo, e le traversie giudiziarie dell’ex dirigente bianconero, in effetti, neppure aiutano la trattativa. Morale: il Tottenham è pronto ad arrivare anche a 30 milioni, magari con bonus, ma per far scattare l’obbligo vuole inserire la clausola della qualificazione in Champions. E la Roma ha già detto di no, nonostante nella settimana che inizia Vigorelli sia pronto per volare a Londra.
Intanto ieri Nicolò ha vissuto una giornata surreale. Dopo essersi allenato, è tornato a casa, blindato nei suoi pensieri. La situazione non è rosea perché se d’accordo con la società, in caso di mancata cessione, è disponibile anche a non convocarlo per la prossima trasferta di Napoli – e in questo Mourinho ha deciso di non forzare la mano – qualora alla fine del mercato la situazione non si sbloccasse, il giocatore è chiamato a riprendere il cammino come tutti, altrimenti andrebbe incontro a sanzioni. Poi, certo, ci sarà da ricucire con l’ambiente che adesso gli è diventato ostile.
Magari lo Special One, pur di recuperarlo alla causa, potrebbe aiutarlo, però è innegabile che negli ultimi due giorni la bufera social che si è scatenata contro di lui abbia scosso il ragazzo. I commenti dei tifosi, infatti, spesso sono stati pesantemente negativi e il ragazzo ha dovuto metabolizzarli a fatica, tanto da spingerlo a chiudere gli spazi sul proprio profilo Instagram. Morale: l’incastro tecnico e psicologico non è semplice, ma è la parte economica a dominare. La Roma sa bene che Zaniolo, col contratto in scadenza nel 2024, a questo punto non firmerà più il prolungamento, e sa altrettanto bene che sei mesi assai negativi decurterebbero ulteriormente il valore della punta, ma sembra disposta a voler rischiare. Impressioni? Il finale del mese sarà per spiriti forti.
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