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Rassegna stampa

Zaniolo prima fuori, poi convocato. E il giallo infiamma Roma

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NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Ore 18: «Nicolò no, non ce la fa per Ferrara, è infortunato». Ore 20: «Anzi sì, ci ho ripensato». Già, ma cosa è cambiato in due piccole ore? Possibile che un giocatore non in grado di giocare a causa di un affaticamento muscolare possa in un soffio di tempo diventare abile arruolato?

A spiegare come e perché è stato lo stesso Paulo Fonseca, tramite i social della Roma: «Avevo detto che non avrei convocato Zaniolo. Poi, purtroppo, si è fermato Under. Così ho chiesto a Nicolò come stava, se se la sentiva di partire. Ha sostenuto un test che ha dato risposte migliori rispetto al giorno prima e ho deciso di portarlo».

Ma quindi che vuol dire, che prima Fonseca non riteneva Zaniolo funzionale per la gara, tanto da non chiedergli come si sentiva, visto che lo ha fatto solo dopo l’infortunio di Under? O, magari, era davvero solo precauzione, la voglia di non fargli rischiare nulla dopo il risentimento muscolare al polpaccio sinistro che lo aveva costretto al forfeit con l’Inter. Pure in questo caso, però, il modus operandi di Fonseca sarebbe quantomeno paradossale. Perché vorrebbe dire portare a Ferrara un giocatore che fino a due ore prima riteneva di non utilizzare.

Insomma, nella telenovela-Zaniolo di questi giorni ci mancava solo questa ultima puntata. Tanto per alimentare ulteriori tensioni, ulteriori sospetti. Che lo stesso Fonseca aveva provato a sopire sul nascere proprio all’inizio, quando aveva annunciato che non avrebbe convocato Zaniolo per il problema fisico. «Chi mi conosce sa che dico sempre la verità, come ho fatto anche con altri calciatori – aveva detto il portoghese –: non c’è alcun problema con Zaniolo, in questo momento lui è davvero infortunato».

Due ore dopo, però, il dietrofront. Et voilà , l’infortunio è di colpo sparito. A restare smarrito è stato anche lo stesso Zaniolo, che in questi giorni in testa ha mille pensieri. Dentro Trigoria, però, si continua a ripetere che un caso-Zaniolo non esiste, che è tutto sotto controllo. E che la voglia sia del club, sia del giocatore è quella di continuare a lavorare ancora insieme. Almeno fino all’Europeo del prossimo anno e quindi almeno per un altro anno. Poi si vedrà.

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Che qualcosa si sia rotto tra Zaniolo e qualche compagno di squadra però è vero. E non solo da Roma-Verona, la partita incriminata in cui Zaniolo è stato rimproverato prima da Mancini in campo, poi da Veretout davanti alle tv e infine da Fonseca in conferenza stampa e da qualche senatore subito dopo negli spogliatoi. Su questo dovrebbe lavorare la società, in particolare il direttore sportivo (che la Roma oggi non ha), che sta lì anche per sanare alcune situazione e fare da collante dove la colla sembra allentarsi.

Così Vigorelli (l’agente di Zaniolo) e Fienga si stanno parlando spesso in questi giorni, è successo anche ieri mattina, in attesa del confronto de visu della prossima settimana. Per sanare la vicenda, perché entrambi hanno interesse ad andare avanti insieme. Anche se poi tutte le grandi sono lì, pronte ad approfittare di questo momento di difficoltà. Juventus e Inter in Italia, il Tottenham e non solo in Inghilterra.

Insomma, Zaniolo fa gola a molti. E lui? Istintivamente oggi ha mille pensieri, ma poi sa bene che la scelta migliore per il suo futuro è restare a Roma almeno un anno. A patto, però, che le tensioni calino…

(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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