Nicolò Zaniolo

AS ROMA NEWS ZANIOLO – Nicolò Zaniolo resta ai margini della Roma, a prescindere se sarà inserito o meno nella lista Uefa. Il club l’ha depositata ieri, ma la renderà pubblica – differenza di altri anni – solamente oggi quando sarà ratificata. Un’attenzione in più per via del settlement agreement stipulato in estate e che prevede che i costi della nuova lista non possano essere superiori a quelli della vecchia, scrive Il Messaggero.

Entreranno Wijnaldum (resterà fuori Camara), Solbakken e Llorente, usciranno Viña e Shomurodov, non Karsdorp che probabilmente verrà reintegrato. E Zaniolo? L’eventuale inserimento di Nicolò (che potrebbe far parte dei quattro cresciuti nel vivaio italiano e non toglierebbe il posto a nessuno) – a meno che la Roma non decida per l’esclusione e la rottura definitiva – non cambierebbe la linea del club nei suoi confronti: la sua presenza nell’elenco europeo non sposterebbe nulla e se i suoi comportamenti non cambieranno, non verrebbe comunque convocato.

La lista si compone di 17 elementi principali, 4 cresciuti a Trigoria e 4 provenienti dai vivai italiani, ad esempio El Shaaarwy. Poi c’è una lista B allargata, ad esempio i 2002. Zaniolo al momento resta fuori dal progetto tecnico per decisione diretta presa dal presidente Friedkin, nonostante la lettera aperta resa pubblica mercoledì. Missiva giudicata «tardiva» e che non inciderà su future scelte. Probabilmente, fosse per Mourinho e Pinto, il processo di reintegro sarebbe più veloce perché hanno maggiore confidenza con le dinamiche del calcio e sono consapevoli che a volte bisogna guardare al campo e non farne una questione di principio. Oggi Nicolò tornerà a Trigoria e magari in futuro potrà esserci un’apertura per via delle continue emergenze fisiche che colpiscono la squadra, ma questa è un’altra storia.

Per ammissione di José, Dybala fatica a giocare due partite in una settimana, dunque, l’apporto di Zaniolo potrebbe fare la differenza rispetto a quello di Belotti, che ha difficoltà a trovare la condizione. C’è poi il fattore mercato: un giocatore lasciato in tribuna per quattro mesi, fatto allenare a parte e con un preparatore atletico dedicato, rischia di perdere brillantezza. Allenarsi, disputare le partite e mettersi in mostra, sono fattori determinanti in una trattativa.

Anche perché, fanno sapere da Trigoria, in estate chi vorrà Nicolò dovrà pareggiare l’offerta invernale del Bournemouth di 30 milioni. Impossibile, se il calciatore resterà lontano dai riflettori fino a giugno. Le parti hanno capito che è il caso di venirsi incontro, un passo in avanti lo ha fatto l’esterno scrivendo una lettera aperta in cui, però, non pronuncia mai la parola «scusa». Anzi, giustifica i suoi momenti di appannamento e sottolinea di essersi sempre allenato con dedizione.

È forse per questo che non saranno una manciata di righe a convincere la proprietà a cambiare idea e cancellare tutto: «In questi ultimi mesi ho attraversato un periodo delicato, in cui risultava difficile capire quale sarebbe stato il mio futuro professionale. Mi sono però sempre impegnato sul campo e in allenamento con la massima professionalità. Per la prima volta in questi giorni ho avuto paura, per me e per la mia famiglia, e mi sono sentito abbandonato. Non mi era mai successo e mi sono spaventato molto. Il futuro è nelle nostre mani: io tendo la mia e mi metto a completa disposizione della famiglia della Roma», ha scritto.

Nicolò, dunque, ha scelto di non ammettere i suoi sbagli e non è sceso nei dettagli dei fatti recentemente trapelati, né ha risposto alle dichiarazioni di Mourinho e Pinto. Insomma, dopo un momento di rabbia in cui ha pensato di adire le vie legali per tutelare la sua vita professionale, ha fatto un passo indietro con l’obiettivo di salvare i prossimi mesi e provare a essere reintegrato senza montare ulteriori casi.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨