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Rassegna stampa

Zaniolo segreto: “Sto conoscendo di più la vita reale. Diventerò padre e con la Roma sogno l’Europa”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Loro, che sapevano leggere il mondo attraverso gli occhi dei ragazzi, chissà come avrebbero raccontato la storia di Alessandro Migliorini e Nicolò Zaniolo, in puro ordine alfabetico. Sì, ci sarebbero voluti due registi come François Truffaut e Louis Malle a dipanare sguardi e parole, scrive La Gazzetta dello Sport.

Così resta la cronaca, che ci ha raccontato il loro incontro, propiziato dal programma «C’è posta per te», condotto da Maria De Filippi. Ma noi siamo andati oltre, cercando di sapere ciò che è successo da quando si sono spente le luci degli studi televisivi. Li abbiamo ritrovati tutti. Maurizio Mengoni, il papà acquisito, sempre più convinto di rispettare il desiderio di Monia, la sua compagna morta un anno; Alessandro, sempre più pronto a cogliere le opportunità che la famiglia Zaniolo gli ha offerto; Nicolò, sempre più conscio che la realtà è altro rispetto alla vetrina del calcio.

Tutto questo con una avvertenza: questo incontro, andata in onda a gennaio, si è svolto in realtà assai prima (l’8 novembre) dell’inizio del 2021, cioè quando l’onda del gossip sulle vicende sentimentali di Nicolò e sulla paternità in arrivo, con relativa frattura con la ex compagna, divenisse terreno di battaglia sul quale gli Zaniolo sono stati costretti doverosamente a intervenire con azioni legali condotte dall’avvocato Antonio Conte. Ma adesso non è tempo di malinconie, soprattutto parlando con Alessandro e Maurizio.

«Siamo rimasti in contatto anche dopo la trasmissione – dice il diciottenne – anche perché ho capito che Nicolò e sua mamma Francesca erano rimasti davvero colpiti dalla nostra vicenda. Mi ha stupito perché l’ho trovato timido come me. Insomma, ci siamo capiti senza troppe parole. Tra l’altro, mi ha sorpreso l’onda di messaggi che mi sono arrivati. Sui social avevo meno di duemila followers e in poche ore sono arrivato a oltre 15.000. Mi hanno scritto tante mamme e anche tante ragazze – sorride – ma io sono felicemente fidanzato con Manila. Comunque mi sono reso conto che bisogna stare attenti ai social. Anche Nicolò adesso, dopo le polemiche, li usa con più cautela».

Nessuna cautela, invece, quando si parla di calcio. «Adesso aspetto solo di andare a trovare Nicolò a Trigoria, come siamo rimasti d’accordo. Mi piacerebbe incontrare anche El Shaarawy e Mkhitaryan, ma in realtà tutti quanti…». E se gli chiedete se le scarpette regalategli da Zaniolo gli hanno portato fortuna, risponde subito: «Certo, giocare con quelle è un’altra cosa. Ho anche fatto un gol». La fortuna però è arrivata anche in modo più serio.

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«In attesa di fare quel corso d’informatica che la famiglia Zaniolo mi ha regalato – ora c’è il Covid e non può cominciare – mi hanno offerto un lavoro per mettere la fibra ottica nei posti in cui la stanno richiedendo». Insomma, il feeling è vero e intatto. «Quando ci rivedremo gli porteremo un quadro che abbiamo fatto fare con le foto del nostro incontro. Nell’opera c’è un codice a barre che fa partire una scritta e la musica “Grazie Roma”. Perché siamo tutti e due convinti che Nicolò tornerà presto. E sicuramente più forte di prima».

«Abbiamo scoperto una famiglia piena di valori – spiega Maurizio Mengoni –. Io sono in contatto con la mamma di Nicolò, Francesca, che ci è spesso vicino. Darò seguito al più presto al desiderio di Monia, e Alessandro avrà il mio cognome. Io anche una figlia, Vanessa, che in questo mese mi farà diventare nonno, ma non vuole più avere rapporti con me dopo che sono andato in tv. Spero di riuscire a chiarire tutto. Intanto l’affetto degli Zaniolo mi aiuta. A Nicolò faremo anche un altro regalo: un trofeo con uno scarpino con una scritta per un buon rientro. Gli porti fortuna anche per la Nazionale».

A questo punto lasciamo l’ultima parola allo stesso Nicolò che, dopo aver festeggiato ieri il compleanno di papà Igor, ci racconta cosa gli ha lasciato dentro questo incontro. «Sono storie che fanno crescere e che mettono in contatto con la vita reale. Anche Alessandro si è accorto della potenza dei social e di come vadano gestiti al meglio. Cosa che anche io adesso sto facendo. Ale è mio coetaneo e per lui ci sarò sempre, ma anche la figura di Maurizio è fantastica. Il suo desiderio di paternità per me è un insegnamento e uno stimolo per fare tutto al meglio, visto che fra poco questo sarà un mondo che comincerò a conoscere da vicino, assumendo le mie responsabilità (ma il sesso e il nome del nascituro lo ha scoperto solo dai giornali, ndr). E la cosa mi emoziona e mi responsabilizza».

I titoli di coda sono sul calcio. «Li ho invitati a Trigoria e poi all’Olimpico per quando sarà possibile riavere il tifo allo stadio. Spero di non deluderli né come uomo né come atleta, contribuendo a far vincere la Roma. Anzi, li aspetto anche per la Nazionale, se giocheremo all’Olimpico. Ormai sono vicino al rientro. Sto sempre meglio. A metà aprile farò un test con la Primavera e poi sarò pronto. Non vedo l’ora di aiutare la Roma a conquistare un posto in Champions e magari a vincere l’Europa League». Sarebbe una bella favola, ma non più bella di quella che Nicolò ha regalato ad Alessandro.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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