Nicolò Zaniolo

AS ROMA NEWS BODO/GLIMT ZANIOLOC’è solo la Roma in Europa. Solo lei ci resta. La sua sarà anche, lo è, la terza coppa per importanza: ma non possiamo più permetterci di fare gli schizzinosi, dal momento che siamo fuori dal Mondiale, dalla Champions, dall’Europa League e se non ci fosse questa benedetta Conference saremmo probabilmente anche fuori di testa, scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport.

Non ha lasciato respirare i norvegesi, imponendo loro tempi, modi e un esaltante Zaniolo, in palla come non mai, ecco un altro miracolo del metodo Mou: bastone bastone bastone e al momento giusto la carota della titolarità. L'”ossessione” Zaniolo – definizione dello Special – ha dribblato addirittura la perfezione, facendo la linguaccia al recente passato e ai 18 mesi interrotti: ha messo in campo quello che aveva dentro. E i compagni l’hanno seguito, cercato con palle lunghe e scavalcamenti, incoraggiandolo a strafare. C’è tanto Mou in questa impresa non ancora completata e in questa squadra. Anche, se non soprattutto, in rapporto al campionato soltanto due, massimo tre giocatori della Roma sarebbero titolari nelle quattro squadra che la precedono in campionato.

Questo per dire che Mou sta ottenendo il massimo dal materiale di cui dispone e che, tanto per dire, i cinque punti che dividono oggi la Roma dalla Juve sono il prodotto dello scontro diretto dell’Olimpico: sappiamo tutti come andrò. Ci sta riuscendo, lo Special, perché, dopo qualche evidentissimo calo di tensione, si è fatto seguire con decisione, coraggio e entusiasmo.

Le big hanno difficoltà e limiti di spesa, le distanze non sono più incolmabili come un tempo, per cui i Friedkin dovrebbero riflettere su obiettivi, contesto e tempi. Non voglio rischiare di essere ripetitivo, ma i segnali che giungono da Torino, Milano e Napoli autorizzano più di un’apertura alle speranze della capitale.



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