Marcos Evangelista de Moraes, meglio noto come Cafu, il “pendolino” giallorosso del tricolore del 2001, ha parlato dal ritiro della Roma a Boston del suo ex compagno di squadra Di Francesco, dell’addio di Totti e dello scudetto. Queste le sue parole:
“Salve a tutti. E’ sempre un gran piacere tornare con la Roma. Spero che Di Francesco possa fare bene perché è un ragazzo d’oro e conosce bene l’ambiente”.
Emozionante rivederti con la maglia della Roma. Ci racconti cosa ci fai qui a Boston?
E’ sempre bello tornare e stare con i ragazzi. Gandini mi ha fatto un invito e sono molto orgoglioso di essere a Boston. Ora voglio raccontare alla squadra quanto ho fatto di bello nel passato per questa squadra.
Come ti ha presentato alla squadra Di Francesco?
Rideva tanto. Ha detto della parole bellissime e rispettose. Io faccio il tifo per lui perché ha giocato tanto in questa squadra e spero che possa fare bene con la Roma.
Come piazzeresti la Roma in classifica?
E’ una bella squadra, bisogna iniziare il campionato per vedere cosa succede. I giallorossi hanno una grande possibilità di vincere lo scudetto. Questo può essere il momento giusto perché ci sono giocatori fortissimi.
Ci sono molti brasiliani tra cui Peres e Gerson che hanno avuto delle difficoltà. Gli hai dato qualche consiglio?
Gerson ha avuto dei problemi ad adattarsi ma è fantastico. Spero riesca ad inserirsi negli schemi di Di Francesco perché molto bravo.
Cosa ne pensi di Karsdorp?
Già lo conoscevo un poco e stava andando molto bene. Lui è un giocatore fisico e di corsa. Sono sicuro che darà molta soddisfazione ai tifosi.
Una parola su Emerson Palmieri…
Può diventare un grande. Dopo l’infortunio è sempre molto difficile riprendere ma può farcela. E’ da tenere d’occhio perché tatticamente è intelligente.
Con il Milan hai vinto di più, ma è vero che Roma ti è rimasta maggiormente nel cuore?
Ho passato 6 anni nella capitale ed il mio cuore è ancora la. Roma rimarrà per sempre nel mio cuore e in quello della mia famiglia.
Futuro?
Ho molto lavoro da fare con la UEFA e con la FIFA quindi non ci penso molto. Mi piacerebbe lavorare con la Roma perché pensa da grande società.
Scudetto?
Non è facile ma io e il mister ci siamo riusciti. Bisogna lavorare molto e tanto. I ragazzi devono inserirsi bene perché è tutto diverso rispetto al passato.
Cosa rappresenta la Roma per te?
Sono cresciuto con i giallorossi. Ho lasciato un bellissimo ricordo con la Roma che mi ha dato tantissimo. Ringrazio i tifosi che mi hanno sempre supportato.
Totti?
E’ l’unico calciatore simbolo di questa società, però nel calcio si gioca e bisogna tornare a lavorare senza di lui. Il calcio è così. I tempi passano e i campioni resteranno sempre nella memoria dei tifosi.
Molte squadre si sono rinforzate…
E’ un anno buono per lo scudetto. Bisogna credere in ciò che si fa, sempre. Il Milan si è rinforzato molto ma questo può essere l’anno della Roma.
Il brasiliano a Monchi: “Dai compra Mahrez! Ora il ds non mi risponde perché è impegnato” (ride ndr).
Mondiale?
E’ sempre molto dura. Spero vinca il Brasile perché è tornato a giocare alla grande
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