Gerson Santos Da Silva si presenta ufficialmente alla stampa. Il centrocampista della Roma, acquistato dal Fluminense, è il primo calciatore giallorosso a prendere la parola nel ritiro di Pinzolo. Queste le sue dichiarazioni:
Baldissoni: “Oggi presentiamo un ragazzo giovanissimo che ha già saputo conquistare un discreto prestigio internazionale. Sapete benissimo che diversi club avevano tentato di acquisirne le prestazioni, non solo spagnoli e non solo stranieri. Per noi è stato un onore riuscire ad averlo alla Roma, sperando che possa replicare le gesta dei suoi connazionali che hanno fatto bene qui a Roma”.
Le domande a Gerson:
Le sue caratteristiche tecniche e il ruolo che preferisci?
“Sono un centrocampista e spazio per tutto il campo. Sono felice di essere qui, è un onore indossare la maglia di una grande squadra europea, cercherò di fare del mio meglio”.
Sei il 39esimo brasiliano della storia della Roma. Cos’è per te la Roma?
“La Roma è una grande squadra con una grande tradizione con i brasiliani, vorrei lascare un segno come tanti in passato. Anche per questo sono onorato e devo dimostrare il mio valore”.
Ti senti pronto per il ruolo? Spalletti ti ha parlato?
“Mi ha detto che i ruoli sono diversi qui in Europa, ma sono pronti a dare il meglio con o senza la palla”.
Ti voleva il Barcellona. Cosa ti ha convinto a venire alla Roma?
“Ho scelto la Roma perhé la Roma è una grande squadra. Non è stato difficile, credevo fosse la migliore per me”.
Ti ispiri a un giocatore del passato? Pensi di trovare difficoltà in Italia?
“Falcao è stato un grande, gja fatto la storia del club ma non l’ho mai visto giocare. Se farò del mio meglio non avrò problemi”.
Senti la responsabilità di dover fare subito bene?
“Ringrazio tutti per la considerazione e gli elogi, questo comporta grandi responsabilità ma sono pronto”.
E’ vera la clausola del diritto di acquisto del Barcellona in caso tu vinca il Pallone d’Oro?
Baldissoni: “Rispondo io: no”.
I tuoi obiettivi personali? Le tue prime impressioni?
“La Roma è una grande squadra, in una competizione vuole vincere. Spero di contribuire in questo senso. Rigrazio i compagni per l’accoglienza, sono felice”.
Che rapporto c’è con tuo papà? Perché avete deciso di non venire prima in Italia, magari in un altro club?
“Il rapporto con mio padre è ottimo, parliamo molto. Sono tornato in Brasile a seguito di colloqui coi dirigenti della Roma: abbiamo ritenuto fosse la scelta migliore, sono stato contento macon la testa di tornare a Roma e restarci”.
Baldissoni: “La Roma non poteva tesserarlo per la regola degli extracomunitari, non potevamo darlo in prestito in Italia. Il Brasile è stata la soluzione migliore”.
Hai parlato con Totti della tua foto con la maglia numero 10?
“Quella maglia è stata un regalo che ho accettato molto volentieri. La mia felicità era massima nel ricevere una maglia col numero di uno dei giocatori più famosi del Mondo, a qualsiasi giocatore farebbe piacere riceverla e mostrare la gioia mostrandola con una foto”.
Sabatini ha dato consigli? Perché il numero 30?
“Intanto rigrazio il Direttore, farò del mio meglio per non deluderlo. La mia prima maglia da professionista è stata la 30”.
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