Juan Jesus, neo difensore della Roma, ha rilasciato un’intervista al canale tematico Roma Tv. Queste le sue dichiarazioni:

Benvenuto alla Roma, Jesus.
“Grazie, sono contento di questa nuova avventura. Speriamo vada bene”.

Com’è andato il primo giorno con i tuoi nuovi compagni?
“È andata bene, i ragazzi mi hanno accolto molto bene. Quindi mi fa piacere di essere arrivato in una squadra così”.

A proposito, appena arrivato in ritiro hai incontrato Spalletti: che cosa ti ha detto?
“Mi ha detto che ho tante cose buone, posso ancora migliorare sotto tanti aspetti ma questo con il tempo e con lui che mi aiuterà. Mi ha fatto l’in bocca al lupo e adesso bisogna solo lavorare”.

Quali sono le tue caratteristiche tecniche migliori, ce le descrivi?
“Grazie a Dio sono ancora molto giovane. Ho forza, potenza e poi conosco già tanto il calcio italiano e credo che questa sia una caratteristica molto importante per aiutare la Roma”.

C’è un aspetto del tuo gioco che pensi di poter migliorare ancora?
“Sicuramente la concentrazione, il momento giusto di scappare o di salire: queste sono le cose che devo ancora migliorare”.

Si è parlato a lungo di un tuo arrivo nella Capitale. Quando hai capito che saresti diventato un giocatore della Roma?
“Questa storia è lunga ed è da tre sessioni di calcio mercato che la Roma mi cerca. Questa volta ci siamo arrivati più vicini e abbiamo concluso questo affare. Per me è importante e mi fa solo piacere che una società della grandezza della Roma mi abbia cercato e mi abbia portato qui”.

Hai avuto modo di parlare con il direttore sportivo Sabatini?
“Ci ho parlato al telefono, mi ha fatto l’in bocca al lupo e io l’ho ringraziato per avermi portato qua”.

Hai affrontato tante volte la Roma da avversario, che idea ti sei fatto di questa squadra?
“È sempre stata una squadra tosta, dura da battere: è sempre stato bello giocarci contro, ma adesso sono da questa parte e spero di contribuire a rendere questa squadra tosta e a vincere”.

Sei cresciuto nell’Internacional, la stessa squadra di Alisson. Lo conosci meglio di noi, probabilmente, cosa puoi raccontarci di lui?
“È un bravissimo ragazzo, lo conosco da quando io avevo 15 anni e lui 14: era più piccolo di me e adesso è diventato più alto. È un portiere molto forte, gioca anche con la Nazionale del Brasile e sicuramente farà molto bene”.

Tu sei il 41esimo brasiliano della storia del Club, c’è una lunga tradizione che lega i brasiliani alla Roma. Ce n’è uno in particolare al quale sei più legato?
“Sappiamo che Falcao, il Re di Roma, è quello in assoluto il più conosciuto e, come posso dire, amato dai tifosi. Ma credo che quello al quale sono più legato è Juan, che è stato anche un centrale e ha il mio stesso nome. Quando ero piccolo lo vedevo sempre in Nazionale e giocare nella Roma. È quindi anche un orgoglio per me giocare nella stessa squadra in cui ha giocato un mio idolo”.

Lo scorso anno hai giocato meno di quanto ti aspettassi. Come mai? Ti sei spiegato il perché?
“Io ho lavorato sempre bene, purtroppo il calcio è così: la scelta la fa l’allenatore, ci sta, ne deve scegliere undici. Ma quando mi hanno chiamato in causa ho risposto sempre bene. L’esperienza passata all’Inter è stato sempre bella, ma ora cambiamo pagina e pensiamo solo alla Roma”.

Nel reparto difensivo della Roma potresti ricoprire diversi ruoli: qual è quello che secondo te ti si addice di più?
“Sicuramente quello di centrale, ma come ho detto prima l’importante è aiutare e fare sempre meglio. Io posso giocare da terzino, oppure se ci schieriamo a tre come centrale a sinistra. Ma l’importante è fare di tutto per aiutare la squadra”.

Sarà un anno ricco di impegni, il primo è il preliminare di Champions League. Quali sono i tuoi obiettivi in questa stagione?
“Sicuramente passare questo turno preliminare di Champions League, pensiamo di far bene subito questa prima partita perché sicuramente nella stagione ci saranno tantissime vittorie e allegria per i tifosi”.

Hai un messaggio da inviare ai tifosi giallorossi?
“Vi ringrazio, ho letto un po’ di messaggi nel poco tempo che ho avuto e da molti mi è stato dato il benvenuto. Vi ringrazio, sicuramente quello che non mi mancherà è l’impegno e correrò sempre al mille per mille per aiutare la Roma. Ciao”.



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